Il tricolore italiano ha una storia di oltre duecento anni. Per risalire alle origini bisogna tornare al 1796, quando la Legione Lombarda entrò a Milano sventolando lo stendardo diviso in tre fasce verticali e con al centro la scritta “Legione Lombarda” e lo stemma; poi a Reggio Emilia, il 27 dicembre, un Comitato Nazionale si riunì in occasione della costituzione della Repubblica Cispadana (ne facevano parte Bologna, Ferrara, Modena e Reggio Emilia), alla quale si dovette anche dare una bandiera. Il 7 gennaio 1797 Giuseppe Compagnoni, considerato il “padre del Tricolore”, propose per primo una bandiera di tre colori “Verde, Bianco e Rosso“, aggiungendo che “questi tre colori si usino anche nella coccarda cispadana e che questa debba portarsi da tutti“.
Nella bandiera della Repubblica Cispadana il tricolore era disposto orizzontalmente: il rosso in alto, il bianco in mezzo e il verde in basso. Al centro della fascia bianca, lo stemma della Repubblica e le lettere “R” e “C”.
La ricorrenza viene anche ricordata con la Festa del Tricolore, una giornata celebrativa istituita con la legge n. 671 del 31 dicembre 1996 e che ricorre ogni 7 gennaio. Al Quirinale, per l’occasione, si celebra con lo stesso rito adottato per la festa del 2 giugno: Cambio della Guardia in forma solenne e sfilata dei Corazzieri e della Fanfara. Ogni ufficio pubblico, poi, espone la bandiera italiana.