In tre minuti il Napoli conquista la vittoria all’Olimpico contro una Lazio che è mai riuscita a rimettersi in partita
All’Olimpico si affrontano due squadre che stanno percorrendo due strade completamente opposte: da una parte la Lazio, squadra che fatica a ingranare la marcia e a risalire la classifica per agganciare la zona europea, quella che le compete, a detta della società; dall’altra parte c’è un Napoli lanciatissimo al primo posto e pronto a ribadire la supremazia sulla romana come fatto all’andata, quando Higuain & Co hanno servito il poker alla squadra di Pioli. Oltre alle evidenti difficoltà, per il mister biancoceleste è emergenza totale dato che deve fare i conti con un’infermeria che non si svuota e con gli squalificati.
Il Napoli si proietta subito in attacco e guadagna ben due calci d’angolo, ma in entrambi i casi non riesce a sfruttare al meglio l’occasione a disposizione. La partita si gioca su ritmi intensi e dopo 7′ un retropassaggio folle di Basta, che di fatto lancia il Napoli in avanti, permette a Higuain di ritrovarsi a tu per tu con Marchetti, ma l’argentino calcia male e il portiere biancoceleste blocca il pallone senza difficoltà. La Lazio prova a mantenere i ritmi alti e cerca di anticipare sempre i tre attaccanti del Napoli, ma la manovra offensiva non porta grandi risultati e, infatti, Reina non è mai chiamato a bloccare un tiro degli avversari. Dopo un tiro da fuori area di Lulic, sono gli ospiti a fare la voce grossa e al 24′ è il solito Higuain a sbloccare la partita: il Pipita viene servito da Callejon, tira e ancora una volta trova la respinta di Marchetti, ma la fortuna è dalla sua parte, la deviazione del portiere finisce sul suo petto e la palla si insacca in rete. I padroni di casa, dopo essere andati in affanno diverse volte a causa del pressing alto degli avversari, subiscono il gol anche a livello psicologico e al 27′ è festa azzurra con il raddoppio di Callejon. Insigne taglia la difesa biancoceleste con un lancio al bacio per Lo spagnolo e lui, che viene tenuto in gioco da Mauricio, supera Marchetti con un pallonetto. 2-0 e nessuna reazione degli uomini di Pioli che, oltre a perdere Candreva per infortunio al 38′, palesano difficoltà nella manovra di gioco. In 45′, tiro di Lulic a parte, nessuna conclusione e nessun pallone arriva tra i piedi Klose. La Lazio, che sembrava aver iniziato bene, subisce gol su due disattenzioni e alla fine si disunisce. Troppo poco per una squadra, a detta del mister, che gioca per vincere. Al fischio dell’arbitro piovono fischi dagli spalti.
Nel secondo tempo ci aspetterebbe una Lazio pronta al tutto per tutto pur di riaprire la gara, ma la realtà è ben diversa e, infatti, il Napoli gestisce il pallone e forte del doppio vantaggio non velocizza il gioco, mentre gli uomini di Pioli non trovano spazi, fanno fatica ad avanzare e non riescono ad alzare i ritmi. La prima conclusione dei padroni di casa arriva al 61′ quando il cross di Keita viene deviato di testa da Konko, che anticipa anche Felipe Anderson, quasi un estraneo in campo. I fischi all’Olimpico si sentono anche durante la partita, il pubblico non gradisce quanto fatto dalla squadra e alcune decisioni dell’arbitro Irrati. Un’occasione capita sui piedi di Klose, ma il tedesco non è al meglio e la palla prima gli finisce sulla schiena e poi va alta sopra la traversa dopo la sua conclusione. Pochi minuti dopo Lulic lamenta un fallo in area di rigore, ma arbitro e assistenti non sono dello stesso avviso e le sue proteste sono inutili. E Irrati a metà del secondo tempo ferma momentaneamente il gioco a causa dei cori razzisti contro i partenopei. Un secondo tempo privo di emozioni e macchiato dall’interruzione del gioco si conclude dopo 5′ di recupero. Come già successo, al fischio finale pioggia di fischi verso la squadra di Pioli.
Una Lazio troppo piccola non riesce a fermare la prima della classe, che in 3′, tra 24esimo e 27esimo, chiude la gara con il solito Higuain e Callejon. Non basta nascondersi dietro le tante assenze che hanno colpito la formazione, soprattutto se un allenatore si dice soddisfatto della rosa a disposizione e convinto di poter recuperare terreno in campionato. La stagione dei biancocelesti sta cadendo nell’anonimato e nessuno fa niente per fermare un club in caduta libera, già fuori dalla Coppa Italia e che ora vede sempre più lontana la zona europea della classifica. Troppo Napoli per una piccola Lazio, che difficilmente poteva fare la voce grossa contro la squadra che sta dimostrando di meritare il primo posto in classifica, ma che si arrende troppo facilmente.
LAZIO (4-3-3) – Marchetti; Basta, Mauricio, Hoedt, Konko; Lulic, Onazi, Parolo; Candreva (39′ Keita), Klose (’70 Mauri), Felipe Anderson. All. Pioli A disp: Berisha, Guerrieri; Patric, Gentiletti; Mauri, Murgia, Keita, Djordjevic.
NAPOLI (4-3-3) – Reina; Maggio, Albiol, Koulibaly, Strinic; David Lopez, Jorginho, Hamsik (’89 Chalobah); Callejon, Higuain (70′ Gabbiadini), Insigne (64′ Mertens). All. Sarri A disp: Rafael, Gabriel, Chiriches, Luperto, Ghoulam, Regini, Chalobah, Valdifiori, El Kaddouri, Mertens, Gabbiadini.
MARCATORI: 24′ Higuain (N), 27′ Callejon (N)
AMMONITI: 38′ Lulic (L), 56′ Hoedt (L), 73′ Mauricio (L), 90+2′ Jorginho (N), 90+4′ Keita (L)
Lazio: Lazio anonima, il Napoli espugna l’Olimpico grazie a Higuain e Callejon - Sport Go
3 Febbraio 2016 @ 22:49
[…] L’articolo Lazio anonima, il Napoli espugna l’Olimpico grazie a… […]