Una storia lunga settant’anni quella della Vespa, modello di scooter della Piaggio e uno dei prodotti più famosi al mondo, e che è iniziata con il deposito del brevetto il 23 aprile 1946 (al quale sono stati allegati disegni e descrizione dello scooter) presso l’Ufficio brevetti di Firenze: “Motocicletta a complesso razionale di organi ed elementi con telaio combinato con parafanghi e cofano ricoprenti tutta la parte meccanica”. A progettarla fu Corradino D’Ascanio, un ingegnere aeronautico. Tuttavia, prima della realizzazione della Vespa arrivò il Piaggio MP5 Paperino che, nonostante alcune differenze, viene considerato il suo prototipo. A progettarlo fu Renzo Spolti insieme al collega Vittorio Casini, a partire dal 1944.
Poi l’anno successivo, il 1945, fu quello in cui lo stesso D’Ascanio presentò il progetto e il prototipo MP6, quello ribattezzato “Vespa”, a Enrico Piaggio, che non voleva avviare una casa motociclistica, ma voleva trovare una soluzione per fare fronte al dopoguerra, per riconvertire l’industria e per trovare una soluzione alla mobilità individuale. Il debutto avvenne a Roma, nel Circolo del Golf, e venne ripreso anche da un cinegiornale degli Stati Uniti.
La Vespa, simbolo indiscusso del design italiano, è sicuramente lo scooter più celebre nella storia delle due ruote e, oltre ad essere stata esposta in diversi musei di design, arte moderna, scienza & tecnica (è anche parte della collezione permanente del Triennale Design Museum di Milano e del MoMA di New York), appare in diversi film cinematografici: da Vacanze romane a Caro diario, da American Pie a The Interpreter. Un successo ininterrotto per uno dei simboli italiani più conosciuti, che da quel 23 aprile ha prodotto più di 18 milioni di esemplari, e che oggi compie ben 70 anni.