L’indagine sulla qualità della vita e dei servizi pubblici locali a Roma non lascia molti dubbi: i romani sono scontenti e il voto è insufficiente, pari a 5,12 – più basso dello scorso anno -. A riportare i dati è stato il Campidoglio e successivamente il vicesindaco Frongia ha commentato e ha specificato che la ricerca fa riferimento al periodo tra il 1° giugno e il 26 luglio. Ora, invece, la giunta si sta impegnando per risanare una situazione ereditata che vede Roma distrutta dai malgoverni del passato.
Ecco quanto riportato dal Campidoglio sulla ricerca giunta alla sua nona edizione e realizzata dall’Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici della Capitale per verificare la soddisfazione dei cittadini:
“I romani stimano molto i servizi culturali il cui voto medio è di 7,6 con delle punte di eccellenza per Palaexpo (8) e per l’Auditorium (7,9), e anche i servizi sociali sono valutati sopra la sufficienza (6,5). Le farmacie sono ritenute più adeguate dei nidi e dell’assistenza.
Il giudizio diventa più negativo per i servizi universali: raccolta rifiuti e pulizia stradale scendono rispettivamente a 4,2 e 3,3, ma è ritenuta sufficiente l’illuminazione pubblica con un 6,2. Il trasporto pubblico è complessivamente quasi sufficiente: l’insoddisfazione viene a galla per i servizi di linea, 4,5 per bus e tram e 5,5 per la metropolitana, mentre il servizio taxi è più che sufficiente”.