L’operazione dei Carabinieri ha riguardato molti acquirenti della cosiddetta “Roma bene”.
I Carabinieri hanno eseguito 15 misure cautelari nei confronti di altrettanti pusher che vendevano hashish e cocaina ad acquirenti della “Roma bene”: gli stupefacenti venivano smerciati soprattuto ai Parioli, a via Veneto, via del Corso e nella zona di San Giovanni.
Il volume d’affari è stato stimato in circa 100 mila euro e tra gli accusati c’è anche il figlio di un esponente della malavita capitolina degli anni Ottanta. I militari hanno perquisito 18 abitazioni, sequestrando più di tre chili di hashish e 58 mila euro, di cui 20 mila in contanti.
Le indagini sono partiti dopo la scoperta della base logistica a Monteverde e al Trullo. Gli indagati ricevavano la droga dalla Spagna e dall’Albania e non disdegnavano la provincia di Roma per la vendita. Molti acquirenti erano abituali frequentatori dei locali notturni del centro.