La giunta Raggi non ha intenzione di ricapitalizzare Roma Metropolitane, società in house del Campidoglio sorta come stazione appaltante della metro C, che non fa altro che generare perdite e fallire gli obiettivi per cui è sorta.
“Roma Metropolitane continua a generare perdite, a se stessa e alla collettività, ha un buco di 9 milioni per le gestioni 2015-2016 e non è riuscita a fermare la lievitazione dei costi della linea C – ha detto Virginia Raggi”.
LA METRO C – “La linea sarebbe dovuta costare 3 miliardi per 25 chilometri. Per ora è costata 3,7 miliardi per 19 chilometri. Roma Metropolitane avrebbe dovuto contenere le pretese dei costruttori. Ciò non è accaduto e sono state approvate tutte le 45 varianti proposte”.
In merito alla vicenda è intervenuta anche Linda Meleo, assessore alla Città in Movimento:
“Roma Metropolitane si è mostrata debole e incapace di perseguire gli obiettivi che le erano stati affidati. In poche parole: non ha fatto gli interessi dei romani. Basti pensare alla metro C, l’infrastruttura incompiuta più costosa d’Europa il cui caso è finito ora in Procura e sotto i riflettori della Corte dei Conti e dell’Autorità Anticorruzione. Roma Capitale non intende ricapitalizzare l’azienda. Per riportarla in equilibrio servirebbero circa 10 milioni di euro e noi non vogliamo procedere in questa direzione”.
COSTI METRO C – “Il caso della metro C è unico. Mentre in Europa per realizzare la metro si sono spesi a Madrid 30 milioni di euro a Km, a Parigi 65 milioni a Km e a Copenaghen 88 milioni, a Roma si è viaggiati su una media di 135 milioni di euro a Km – solo per la tratta San Giovanni-Fori imperiali si arriva a 272 milioni di euro. L’incapacità di Roma Metropolitane è stata la causa di questi costi lievitati visto che carenze istruttorie hanno portato ad avere ben 46 varianti al progetto”.