Roma, 6 marzo – Difficile chiudere come auspicava Renzi. I tempi della legge elettorale si allungano un po’ e sembra che difficilmente venerdì si arriverà a una conclusione. Ma sono le donne a tirare la mano stavolta.
Le donne di sinistra hanno espresso la loro contrarietà attraverso l’Unità, le altre attraverso le firme all’emendamento e il dialogo in aula. Intanto l’accordo tra Renzi e Forza Italia regge anche se i deputati si sono espressi solo su 7 emendamenti su 200. Ieri tutte le proposte di modifica sono state bocciate e in particolare quella del Movimento Cinque Stelle che chiedeva la soppressione della legge in toto è stata votata a scrutinio segreto come chiedeva in particolare Sel. Bocciato anche l’aumento della soglia per accedere al premio di maggioranza.
La questione controversa di queste ore è allora l’accantonamento dell’emendamento sulla parità di genere nelle liste che ha fatto crescere il malumore delle deputate. Sembra che Forza Italia non gradisca il vincolo stretto previsto dalla Legge sull’alternanza di genere. Pd Sc e Sel condividono l’emendamento sull’alternanza e la firma è stata offerta anche da esponenti di FI come Carfagna e Biancofiore. Si profila dunque uno scontro deputati versus deputate. In effetti se su questo si arriverà al voto segreto le deputate sono quantitativamente in numero minore. Si attende di comprendere le ripercussioni di una tale ipotesi.
Tutte le componenti parlamentari femminili chiedono infatti a gran voce una svolta. Ora che Grillo minaccia di invocare la Consulta per una Legge elettorale vergognosa e gli equilibri dentro e fuori il Pd restano tesi, aggiungere anche uno scontro tra uomini e donne porterebbe a una faida sistemica.
Boldrini: "cruciale voto sulla parità di genere"
9 Marzo 2014 @ 21:53
[…] di Fratelli d’Italia ha infatti rallentato i lavori di venerdì ma la questione donne scalda gli animi di destra e sinistra e non cenna a placarsi. ma la presidente si dice “certa che domani si esauriranno i […]