Roma, 24 ottobre 2013 – Tutto è pronto per il terzo “V-Day”. Beppe Grillo tuona dalle colonne del suo blog ed annuncia la nuova edizione della giornata, prevista per il primo dicembre, cinque anni dopo l’ultimo evento di Bologna: «Vogliamo vincere le prossime elezioni, ad iniziare da quelle europee. La prossima volta per impedirci di andare al governo dovranno mandare i carri armati. In alto i cuori. A Genova! È arrivato di momento di “andare oltre”. Andare al governo e liberarci di questi incapaci predatori che hanno spolpato l’Italia negli ultimi vent’anni. Non si salva nessuno: politici, grandi industriali, giornalisti, burocrati, banchieri. Queste persone hanno fatto fallire il Paese e ancora si presentano all’opinione pubblica facendo passerella. Bisogna andare oltre. Oltre la finanza. Oltre i partiti. Oltre le Istituzioni malate».
Dunque, il capoluogo ligure viene scelto dopo le date del 2007 di Torino e del 2008 di Bologna. Non è una scelta casuale, optando per una scelta “di cuore”, in quella che è la sua città. Come di consueto, Grillo non lesina attacchi verso il Presidente della Repubblica. Il leader del Movimento 5 Stelle, infatti, dichiara: «Al suo posto poteva essere eletto Rodotà, proposto dal M5S, ma era troppo pericoloso. E, dopo le elezioni, si sono aperte le cateratte degli ascari dei giornali e delle televisioni. Per bloccarci hanno fatto le larghe intese, tradendo il voto degli elettori. Ricordate? Il grido elettorale era “Smacchiamo il giaguaro”. Per eliminarci dalle decisioni parlamentari hanno fatto un blocco unico, governo e opposizione. Stesse facce, stesse razze».
Infine, Grillo ricorda le edizioni passate del V-day che richiamarono in piazza moltissima gente: «Il primo fu a Bologna l’8 settembre 2007. Parlamento Pulito. Raccogliemmo 350.000 firme per cambiare la legge elettorale, massimo di due mandati, scelta del candidato, fuori dal Parlamento i condannati in via definitiva. Nessuno ritenne di discuterla, ne’ il pdl ne’ il pdmenoelle che la lasciarono decadere dopo due legislature. Il secondo V-Day si tenne a Torino il 25 aprile del 2008 per un’informazione libera senza finanziamenti pubblici e senza l’ingerenza dei partiti. Raccogliemmo 1.400.000 firme. Nessuno ritenne di ascoltare i cittadini. Allora, abbiamo deciso di entrare in Parlamento e fare noi quella pulizia che loro non avrebbero mai fatto».