Bologna, 28 ottobre – In aula senza le porte. Succede Molinella, comune in provincia di Bologna, dove in una scuola media sono state smontate tutte le porte di tutte e 15 le aule perché non a norma di legge e da allora non sono state rimontate. Quindi gli alunni e le insegnanti si ritrovano a fare lezione in “aule aperte“. La richiesta è stata, infatti, presentata al comune diverso tempo fa ma i fondi per sostituirle non ci sono e la scuola ha scelto la via più radicale: via gli infissi.
E scatta subito la polemica dei genitori: «Prima di fare questi atti di autorità, senza consultare nessuno, si poteva almeno aprire una discussione, il disagio è più che evidente» dice Gabriele Argazzi, rappresentante di classe. Ma i soldi non ci sono, i tagli all’istruzione sono sempre più consistenti e pagarne le spese sono gli studenti e l’intero sistema sociale del Paese. «Capisco il disagio, la lezione è un po’ difficoltosa – allarga le spalle il vicepreside dell’istituto – ma non ci hanno concesso da Roma classi in più, e noi dobbiamo garantire la sicurezza, rispettare la normativa. Abbiamo chiesto al comune nuove porte, ma anche gli enti locali hanno problemi di risorse. Nel frattempo a tutela dei ragazzi è stata presa la decisione di togliere le porte vecchie». Una strada attuata anche per quattro classi alle elementari del paese.