Roma, 23 ottobre – Una delle più grandi catene di negozi di elettronica in Italia, il centro Giotto, finisce in bancarotta per 70 milioni, cinque le persone coinvolte.
La guardia di Finanza ha notificato 5 avvisi di custodia domiciliare per bancarotta fraudolenta ai responsabili della catena di negozi di elettronica. Si tratta di padre e tre figli, imprenditori di Roma, e un commercialista di Pescara. L’accusa è di aver provocato, con l’aggravante del dolo, il fallimento della società “Mediasonicroma S.r.l.” (dichiarato dal Tribunale di Roma il 15 dicembre 2010), proprietaria della nota catena di distribuzione “Centro Giotto“, specializzata in elettronica di consumo.
La rete della truffa era ben strutturata e ha impegnato alcuni anni di indagini. Gli imprenditori aprivano nuove società in cui depositavano merce e liquidità per circa 30mila euro. Queste venivano poi incorporate ad altre società estere con a capo prestanomi. Inoltre, le indagini si sono complicate per l’assenza di libri contabili, sottratti furtivamente e solo in parte rinvenuti dagli uomini della Finanza.
Per il reato di bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale, il debito del centro Giotto è di 70 milioni, di cui 24 spettanti all’Erario e 2.5 ai dipendenti.