Roma, 28 ottobre – Declino cognitivo e demenza. Sono queste alcune delle possibili conseguenze del diabete. Secondo uno studio pubblicato su “diabetes” il diabete influenza i meccanismi neuropatologici cerebrali aumentando la suscettibilità ai danni neurodegenerativi o vascolari. «Il nostro studio fornisce per la prima volta una spiegazione epigenetica del rischio aumentato che i diabetici hanno di sviluppare demenza» spiega Giulio Maria Pasinetti, professore di neurologia della Icahn School of Medicine al Mount Sinai Hospital di New York. Secondo lo studio il diabete, che aumenta con l’età, aumenterebbe anche la possibilità di malattie neurologiche come il Morbo di Alzheimer e la vasculopatia cerebrale. Ma la novità dello studio è che a svolgere un ruolo importante nel diabete possono essere meccanismi epigenetici, cambiamenti che influenzano l’attività genica senza alterare il Dna.
I meccanismi epigenetici sono stati ampiamente studiati anche a livello cerebrale: la metilazione e l’acetilazione degli istoni nell’ippocampo svolgono un ruolo importante nella modulazione sinaptica neuronale, interferendo con l’apprendimento e la memoria. Il passo successivo è stato capire se e in che modo il diabete potesse provocare delle variazioni strutturali o funzionali associate a disturbi neurologici degenerativi. La ricerca ha portato proprio a questo esito: «Pensiamo di riuscire a capire come queste alterazioni del metabolismo del glucosio siano in grado di modificare la funzione di segmenti specifici di Dna – spiega Pasinetti – e da qui, iniziare a disegnare nuove terapie sperimentali per prevenire o comunque bloccare le modificazioni funzionali del Dna in pazienti affetti da Alzheimer. Bisognerà studiare ancora molto, ma siamo sulla buona strada».