16 ottobre, Treviso- Un giovane di 14 anni, discreto nel nuoto, poteva aspirare al professionismo, poi il padre lo induce a migliorare sempre più, fino a superare il limite per la salute del ragazzo, che sottoposto a sforzi estenuanti e costretto ad assumere bevande iper-proteiche si è sentito male, rivelando la situazione.
La tribuna di Treviso rivela l’ennesimo caso di sport malato.
Un giovane adolescente entra in piscina per svago, per socializzare e uscire con gli amici, un modo sano di vivere il divertimento. Arrivano anche alcune vittorie e buone prove nell’agonismo, a sottolineare il suo impegno e la sua bravura, ma non viene considerato il nuovo astro nascente del nuoto, però per il padre lo è.
Così hanno inizio una serie di «vessazioni fisiche e morali» accertate dai carabinieri,
l’uomo dispensava lodi e affetto solo in caso di vittorie e freddezza e disinteresse nei casi di sconfitta. Infine si è arrivati al doping, cioè l’utilizzo di integratori, sconsigliati anche per i professioni, sicuramente dannosi per un bambino. Il 14enne assumeva in eccesso proteine, creatina e aminoacidi che gli provocavano vomito costante e diarrea.
Il caso del ragazzo è emerso per l’intervento di un medico sportivo della struttura e la testimonianza di alcuni amici di famiglia che hanno deciso di sottrarre il giovanissimo ad un incubo.
Questo purtroppo non sembra essere un caso isolato, infatti i tecnici e i medici sportivi delle varie discipline rivelano che spesso i genitori esibiscono
il loro affetto ai figli in base alle vittorie ottenute, sfogando così sui ragazzi ambizioni e ansie di successo frustrate che appartengono a loro.
I rischi ovviamente non sono solo a carico della famiglia, spesso sono i stessi medici sportivi a sottoporre i loro giovani allievi a pratiche di doping e ozonoterapia ( pratica che prevede sangue manipolato con ozono e vitamine varie).
I controlli in proposito sono scarsissimi soprattutto di fronte ad atleti minorenni
e inoltre l’agonismo raggiunge man mano limiti e pretese non raggiungibili solamente grazie al fisico umano.