Francoforte, 24 ottobre – 31milioni di euro per il restauro della sua residenza vescovile. È questa la cifra spesa dal vescovo tedesco Franz-Peter Tebartz-van Elst che è stato convocato in Vaticano per discutere sulla questione che ha scatenato una bufera mediatica in Germania.
Il vescovo ha usato i soldi, di proprietà della Chiesa, per rifare a nuovo la sua residenza, a Limburg an der Lahn, una piccola città dell’Assia, vicino a Francoforte sul Reno. A riceverlo è stato il Papa in persona che ha deciso, insieme al Consiglio di Stato del Vaticano, di sospenderlo fino a nuovo ordine.
«Il Santo Padre – si legge in una nota della sala stampa vaticana – è stato continuamente informato ampiamente e obiettivamente sulla situazione nella diocesi di Limburg. Nella diocesi si è venuta a creare una situazione nella quale il vescovo, monsignor Franz-Peter Tebartz-van Elst, nel momento attuale non può esercitare il suo ministero episcopale. Dopo la “visita fraterna” del cardinale Giovanni Lajolo nello scorso mese di settembre, la Conferenza episcopale tedesca, conformemente a un accordo fra il vescovo e il capitolo del Duomo di Limburg, ha costituito una commissione per intraprendere un esame approfondito della questione della costruzione della sede episcopale. In attesa dei risultati di tale esame e dei connessi accertamenti sulle responsabilità in merito, la Santa Sede ritiene opportuno autorizzare per monsignor Franz-Peter Tebartz-van Elst un periodo di permanenza fuori della Diocesi».