Roma, 26 ottobre 2013 – Ad ogni genitore, chi più chi meno, è stato consigliato di leggere ai propri figli fin da neonati. La domanda però sorge spontanea: perché leggere a un neonato di appena qualche mese una storia se molto probabilmente non riuscirà a capirla? La risposta, è molto semplice ed intuitiva.
Il motivo è lo stesso per cui ad un bambino si parla fin da subito anche se si è certi di non poter ricevere una sua risposta in quanto non è ancora in grado di parlare.
I bambini hanno una grande capacità di apprendimento; durante i primi anni di vita è un errore enorme pensare che un bambino non capisca “perché è piccolo”; in realtà già possiede un potenziale enorme e un eccezionale capacità di comprensione e assimilazione. Gli studiosi sostengono che per i bambini imparare è l’attività più bella, inconsapevole e allo stesso tempo naturale che ci sia.
Perciò ne segue che la lettura ad alta voce al vostro bambino è una forma importante di stimolo alla sua crescita e al suo apprendimento; essa è in grado di insegnargli la comunicazione e inserisce nell’immaginario del bambino una serie di concetti come colori, forme e numeri in modo da stimolarne ogni aspetto.
Inoltre i bambini ai quali fin da piccoli sono state lette delle storie maturano un vocabolario più completo rispetto agli altri. In ogni caso le letture devono essere brevi, di circa 10-15 minuti, e possono anche essere ripetute; il bambino non si annoia, anzi ama ripetere gli stessi libri per riprovare sempre le stesse emozioni e sensazioni mentre li leggete.