Roma, 26 ottobre 2013 – Una lieve attività del vulcano siciliano si era iniziata a manifestare dal 3 settembre 2013, quando alcuni sbuffi di cenere iniziarono a provenire dal nuovo cratere di sud-est; essi fecero da preludio a questa nuova fase parossistica dell’Etna, attesa da mesi.
Questa notte si è verificata un attività di tipo stromboliano ( consiste nell’espulsione di brandelli di magma incandescente, prende il nome dal vulcano Stromboli che manifesta questa attività dall’epoca romana quasi ininterrottamente ), con l’emissione di vere e proprie fontane di lava incandescente e colonne di cenere alte 1-2 km, trascinate del vento verso sud-ovest.
Fortunatamente il materiale lavico sta cadendo in una zona molto distante da centri abitati, e quindi non desta alcuna preoccupazione per il momento, non costituendo pericolo per cose o persone. L’attività è anche accompagnata da scosse di terremoto di magnitudo compreso tra 2 e 3, per cui secondi gli esperti del INGV l’eruzione è sostenuta sul piano energetico.
Disagi sopratutto per i voli; l’aeroporto di Catania dopo essere stato chiuso a causa delle enormi colonne di cenere, alle 7 ha riaperto ma al momento con 2 piste su 4 che limitano gli arrivi a 4 ogni ora, Alitalia comunica che i voli serali in partenza e in arrivo per Catania potrebbero subire della variazioni.