Roma, 5 novembre – Quando si pensa al futuro di un Paese non si può che volgere lo sguardo verso i giovani ed i bambini. E nel periodo di crisi economica e sociale che l’Europa sta attraversando, l’Italia purtroppo non è certo il paese che si distingue per lungimiranza e attenzione verso i problemi che riguardano le nuove generazioni. Con un aumento della soglia di povertà in tutto il continente, l’Italia si trova in fondo a tutte le classifiche, peggio solo di Grecia e Bulgaria, per “povertà di futuro” di bambini e adolescenti. Secondo la ONG Save The Children, infatti, Il “bel paese” è 7 volte in fondo alla lista nell’ Europa dei 27 sugli indicatori principali relativi all’ infanzia. Non solo gli italiani sembrano ricadere in fondo alle classifiche. Anche paesi ritenuti “solidi” da questo punto di vista, come l’ Inghilterra, sono in realtà disattenti secondo Save The Children, rilevando che la povertà incide su molti aspetti della vita dei minori britannici di famiglie disagiate che si trovano ad affrontare molti svantaggi rispetto ai loro coetanei più ricchi.