Roma, 14 novembre – Il Governo cinese ha eliminato l’obbligo di sperimentare sugli animali alcuni prodotti cosmetici non destinati ad un uso speciale come lo shampoo e i profumi: non si è arrivati ancora allo stop richiesto da Enpa ma perlomeno è stato un buon passo avanti che permetterà di risparmiare terribili sofferenze a più di 30mila animali di diverse specie.
«D’ora in avanti le imprese cinesi del settore non avranno più bisogno degli animali per verificare la tossicità dei prodotti ma potranno da un lato fare riferimento alle informazioni già disponibili nell’Unione Europea su tali prodotti e sui loro ingredienti, dall’altro utilizzare i test “cruelty free” approvati nell’EU – spiega il direttore scientifico dell’Enpa, Ilaria Ferri -. Il nostro auspicio è che la Cina, dove l’opinione pubblica è sempre più attenta alla tutela degli animali, si muova con sempre maggiore convinzione non solo sullo stop all’uso di altri esseri viventi per gli esperimenti, che ricordo non sono mai stati validati scientificamente, ma anche su tutti gli altri aspetti critici che riguardano la loro tutela. Primo fra tutti il consumo alimentare della carne di cane, gatto e di tante altre specie.»
«Come abbiamo sostenuto fin dall’inizio – conclude Ferri – il bando dei test cosmetici in Europa ha prodotto una serie di positive reazioni a catena anche in altri Paesi, in ragione del fatto che il mercato europeo dei cosmetici è uno dei più floridi e per questo anche altri Stati sono stati costretti ad adeguarsi ai test “cruelty free”».
fonte: Enpa