Roma, 15 novembre – Nella pratica dell’e-government, ovvero il relazionarsi via web con la pubblica amministrazione, l’Italia è penultima tra i paesi dell’area Ocse (Organizzazione per cooperazione e sviluppo economico) superata in questo gap soltanto dal Cile. Non si parla di utilizzo di internet in senso assoluto quindi, bensì si intende il suo essere strumento di mediazione nel rapporto quotidiano tra cittadini ed enti locali ovvero la pubblica amministrazione. Meno del 20% degli Italiani, secondo quanto riportato dall’agenzia Ansa, usano la rete per interagire con le amministrazioni locali, mentre la media Ocse si attesta sul 50%. Soltanto il Cile, con il suo scialbo 7%, ha un risultato peggiore dell’Italia. Per il resto dei paesi continentali, tutti i principali paesi UE sono al di sopra della soglia del 40%. A guidare la classifica di e-government è la Francia seguita da Germania, Spagna e Gran Bretagna.