Roma, 26 novembre- Si continua a discutere della possibilità che le Ferrovie Italiane acquisiscano alcuni asset strategici dell’Atac. La notizia è trapelata qualche giorno fa tramite un noto quotidiano, ma l’azienda smentisce.
In un comunicato diffuso dall’azienda di Mauro Moretti si legge: «La notizia è destituita di ogni fondamento. Allo stato attuale, infatti, le Ferrovie non sono interessate stante la situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell’azienda». In ogni caso la notizia ha destato scalpore e il deputato PD Umberto Marroni ha annunciato un’interrogazione al ministro delle infrastrutture e dei trasporti Maurizio Lupi per avere dei chiarimenti sulla questione specificando che il suo partito è contrario alla privatizzazione di aziende pubbliche. Marroni a questo proposito ha chiarito che «Non si può in alcun modo pensare di svendere le aziende pubbliche che svolgono servizi essenziali, andando contro l’indirizzo dato dall’assemblea capitolina di Roma Capitale che in più occasioni ha espresso la sua contrarietà a cessioni totali o parziali della società di Atac».
Anche CGIL, CISL e UIL di categoria, riunitisi oggi in una conferenza stampa, si sono schierati contro l’ipotesi dell’acquisizione. I sindacati, infatti, avevano firmato alla fine del mese scorso un accordo per cui la gestione dell’Atac avrebbe dovuto rimanere comunale fino al 2019, escludendo pertanto la partecipazione di privati. «Ci opponiamo fermamente a qualsiasi ipotesi di privatizzazione, ovvero di acquisizione di parte dell’azienda da parte di Ferrovie dello Stato o di altri privati» ha dichiarato il segretario generale della Cgil Roma e Lazio Claudio Di Berardino.