Bologna, 29 novembre – Quando non si ha bene chiaro nella mente il significato di precettore o tutor, è inutile cimentarsi in una nobile arte come quella del professore. A quanti di noi è capitato d’incontrare nel corso degli anni personaggi surreali, a volte bislacchi? Certo, però, si rimane perplessi (eufemismo) quando un professore, magari per accattivarsi i propri studenti o forse perché non sia stata possibile un’ottimale ossigenazione cerebrale, invogliava gli studenti ad assumere droghe ed alcool, intrattenendo relazioni forse troppo affettuose e tutte da chiarire con le studentesse, sino a compiere favoritismi per ottenere pubblicazioni scientifiche ed ottenere turni di lavoro favorevoli ed a beneficio di una cerchia ristretta di allievi con i quali frequentava i locali.
Tuttavia, per il “Charles Bukowski de noantri” sembrano finiti i tempi della goliardia, dopo l’inchiesta avviata dalla Procura di Bologna sul professore associato della scuola di specializzazione in psichiatria dell’Università di Bologna, al secolo Alessandro Serretti.
Il Corriere di Bologna ha reso nota l’indagine, avviata dopo una denuncia presentata ai Carabinieri da un’altra docente alla quale si erano rivolte due studentesse. Dopo la deposizione alle forze dell’ordine è seguito l’esposto firmato da 25 dei 32 iscritti alla scuola. L’iniziativa è stata presa dai specializzandi, i quali hanno scritto alle autorità accademiche, spiegando con nuovi e sconvolgenti dettagli qual era il modus operandi del professore.
Venuto a conoscenza del fatto, il rettore dell’Università di Bologna, Ivano Dionigi, ha immediatamente informato il magistrato: «Appena sono venuto a conoscenza dei fatti mi sono subito attivato e ho trasmesso tutto a chi di dovere. Se anche un decimo di quanto viene scritto è vero, sarebbe gravissimo».
Per il momento il docente è indagato per reati legati all’uso di stupefacenti, mentre gli inquirenti stanno verificando gli altri comportamenti che sono stati oggetto della denuncia. Se proseguirà così, al professor Serretti saranno utili le pubblicazioni di Silvio Pellico.