Roma, 12 novembre – In tempi di crisi e con la disoccupazione alle stelle la Svizzera promuove la tassa di solidarietà. Con l’anno 2014 in tutta la Svizzera sarà effettuato un prelievo dell’1 per cento sui conti dei più ricchi da utilizzare per i sussidi di disoccupazione. Solamente per i più fortunati, ovvero per chi ottiene stipendi superiori ai 315 mila franchi (250 mila euro) l’anno, ci sarà l’obbligo di versare la somma imposta dal governo. Fino ad ora il prelievo viene effettuato sui redditi tra i 126 mila e 315 mila franchi. L’entrata dei ricchi adesso dovrebbe permettere di risparmiare 80milioni l’euro (100 milioni di franchi) circa l’anno in più che andranno nelle tasche dei concittadini meno fortunati. Lo sforzo economico sarà diviso tra lavoratori dipendenti e datori. Una buona pratica decisa dal consiglio federale e abbracciata anche dai conservatori inizialmente reticenti. L’iniziativa alla Robin Hood si spera venga presa da esempio da tutti i Paesi. Un’azione non più rinviabile per sopperire alla povertà, anche fuori dalla crisi.
Fonte: Wall Street Italia