Roma, 6 novembre – La mafia diventa un problema europeo. Il Parlamento europeo ha infatti approvato con 526 voti a favore, 25 contrari e 87 astenuti, il Testo unico contro Crimine organizzato, Corruzione e Riciclaggio (CRIM), al fine di contrastare le mafie internazionali. L’Europa ha probabilmente preso seriamente coscienza della gravità della situazione nel 2007 quando le strade di Duisburg, in Germania, si sono bagnate del sangue versato nell’ambito della “faida di San Luca”, l’infinita guerra tra alcune “famiglie” criminali di origine calabrese. Il testo unico verrà applicato su ogni ordinamento nazionale ma si baserà sul modello delle leggi anti-mafia italiane. Per una volta siamo “tristemente” all’avanguardia rispetto agli altri Paesi europei.
l testo unico presta particolare attenzione alle vittime dello sfruttamento mafioso: sono infatti oltre 880mila i lavoratori “forzati” su tutto il territorio della Comunità Europea e 270 mila le vittime di sfruttamento sessuale. Gli introiti provenienti dalla tratta di esseri umani ammontano in media a 25miliardi di euro ogni anno.