Roma, 28 novembre – Consumare carne: sì, ma con attenzione ed oculatezza. Il suo abuso, infatti, è sconsigliato da medici e specialisti. Ma questa volta ci sono anche i fatti di cronaca ad invitare i carnivori ad effettuare un’analisi attenta e critica quando la si acquista. Difatti, assumere di carne di dubbia qualità può mettere a repentaglio la propria salute. L’ultimo caso è quello di una macelleria rumena a Torino, la cui “disattenzione” alle basilari norme igieniche ha mandato all’ospedale ben venti persone. Tutte sono rimaste intossicate a causa dell’abuso di un conservante a base di sali di sodio, potassio di nitrato e salnitro.
Certo, questo può essere considerato un “caso-limite”. Ciononostante, capita spesso di vedere come anche nella grande distribuzione accada qualcosa di poco chiaro. Altri casi nei quali i prodotti alimentari legali appaiono normali, ma che in realtà rappresentano ben altro. Sono apparsi nei banco-frigo salumi confezionati in maniera piuttosto strana, in quanto vengono indicati negli ingredienti, oltre ai vari additivi, anche conservanti, coloranti ed esaltatori di sapidità, nonché proteine di soia ed aroma di carne (!).
Chi pensa che lo street-food sia esente da rischi, si sbaglia di grosso. Il kebab, il cui uso è aumentato esponenzialmente negli ultimi anni, è soggetto a manipolazioni non indifferenti. Spesso il consumatore non ha esplicite indicazioni per capire se la carne di kebab che sta mangiando è derivato da una specie di würstel in poltiglia poi appiattito oppure sia vera e propria carne tagliata sottilmente. Dunque, attenzione ed occhi aperti. Così come avviene con altri alimenti (come il tonno) anche la carne può subire manipolazioni non gradite e poco piacevoli.