Roma, 18 novembre- Il tifone Haiyan, che ha devastato le isole Filippine, ha ucciso tra le 2.360 persone, stando a quanto dichiara il governo, e le 4.460, secondo le stime dell’ Onu. Tra le vittime anche una cittadina italiana che, come spiega il ministro degli Esteri Emma Bonino, è morta a causa di un infarto. La Farnesina assicura che tutti i connazionali presenti nelle aree colpite vengono costantemente monitorati, ma all’appello ne mancano ancora due ed è probabile che non riescano a mettersi in contatto con l’ Italia dal momento che i cellulari non funzionano.
Stamattina alle otto il cargo della cooperazione italiana e di Agire (l’Agenzia italiana per le risposte alle emergenze) è riuscito ad atterrare e domani ne partiranno altri per Manila tuttavia, come spiega il ministro, le difficoltà principali riscontrate nel raggiungere le Filippine sono legate alla devastazione del territorio «Stiamo parlando di 2 milioni di sfollati e 400mila case allagate e una situazione di grande difficoltà per raggiungerli. Per cui non solo non bisogna intasare gli aeroporti, ma il problema è anche quello dei trasporti: le zone colpite sono lontane e servono delle navi per distribuire gli aiuti». Il ministro Bonino ha poi aggiunto che in aiuto all’ambasciata italiana delle Filippine, la Farnesina ha rafforzato l’unità di crisi che opera sul posto inviando due militari dell’unità di crisi e due del Centro Operativo Interforze.