Roma, 10 dicembre- Da rapporto di Save the children “l’Italia sotto sopra” emergono dati allarmanti, la crisi ha portato oltre un milione di bambini ( uno su dieci) a vivere in condizioni di assoluta povertà, con un aumento del 30 per cento rispetto all’anno scorso. Questa fascia di minori è costretta a vivere in uno stato di disagio abitativo, per lo più in Comuni in default che non riescono a garantire aiuti economici e case popolari alle famiglie. Inoltre stanno aumentando i bambini in sovrappeso o addirittura obesi, a causa del costo troppo alto dei cibi salutari, in media con la crisi ogni famiglia ha ridotto le spese mensili di 138 euro. L’Italia è all’ultimo posto dei 24 paesi Ocse per la diffusione fra bambini e adolescenti della lingua inglese e della matematica. Per altro il costo dei libri è continuamente in aumento e anche la scuola dell’obbligo non viene garantita per i bambini che non possono comprare il materiale e i testi scolastici. «In questa fase di crisi i bambini e gli adolescenti si ritrovano stretti in una morsa -ha commentato Valerio Neri, direttore generale Save the Children Italia– da una parte c’è la difficoltà di famiglie impoverite, spesso costrette a tagliare i consumi per arrivare alla fine del mese, dall’altra c’è il grave momento che attraversa il Paese, con i conti in disordine, la crisi del welfare, i tagli dei fondi all’infanzia, progetti che chiudono. In mezzo, oltre un milione di minori in povertà assoluta, in contesti segnati da disagio abitativo, alti livelli di dispersione scolastica, disoccupazione giovanile alle stelle ».