Roma, 5 dicembre 2013 – Del cavallo Giorgio, un puledro, si erano perse le tracce dal giorno della tragica alluvione del 18 novembre e la sua proprietaria, una signora che risiede nell’entroterra di Olbia, si era ormai rassegnata alla sua scomparsa. Giorgio invece era ancora vivo, sebbene provato e visibilmente dimagrito; smarrito in una radura, non riusciva più a trovare la strada di casa perché l’unica via di rientro, un ponte su di un torrente, era stata resa impraticabile dalla piena del corso d’acqua.
Nonostante la brutta avventura, Giorgio è stato fortunato perché ha incontrato i volontari del Nucleo di Intervento Nazionale dell’Enpa, giunti sull’isola per prestare soccorso agli animali coinvolti nell’alluvione. «Abbiamo trovato il puledro grazie alla segnalazione di una persona del luogo che ci aveva indicato una possibile situazione di emergenza presso l’abitazione di una signora che vive con i suoi animali in una zona montuosa dell’entroterra di Olbia e che era rimasta isolata», racconta Antonio Fascì, responsabile della task force Enpa.
Per i volontari della Protezione Animali, raggiungere il posto è stato decisamente complicato perché il pessimo stato delle strade li ha costretti a lasciare gli automezzi di supporto ed a proseguire a piedi. «Appena arrivati, la proprietaria del cavallo ci ha informato della scomparsa di Giorgio, temendo che non fosse sopravvissuto all’alluvione e implorandoci di fare il possibile per rintracciarlo – prosegue Fascì -. Ci siamo immediatamente messi alla ricerca dell’animale e fortunatamente lo abbiamo trovato in una radura.»
Appena intravisto il puledro, i volontari Enpa hanno cercato di avvicinarlo per metterlo in sicurezza, ma l’impresa si è dimostrata tutt’altro che agevole. «Terrorizzato ed ormai allo stremo delle forze, Giorgio non si lasciava avvicinare in alcun modo. E così il medico veterinario della nostra task force, il dottor Giovanni Ferrara, ha deciso di narcotizzarlo per prestargli le prime cure. A quel punto – prosegue Fascì -, vista l’impossibilità di usare i nostri automezzi, abbiamo adagiato Giorgio su una barella di fortuna ricavata dalla rete di un materasso e in sei lo abbiamo riportato dalla sua proprietaria trasportandolo a mano per oltre un chilometro.»
«Insomma, è stato un salvataggio molto impegnativo, ma – conclude Fascì – la gioia e la commozione con cui la proprietaria ha riabbracciato il suo “amico”, ormai dato per morto, ci ha ripagato di tutta la fatica.»
Giorgio è uno dei numerosi animali aiutati dai volontari Enpa durante la loro presenza sull’isola. Complessivamente, il Nucleo di Intervento Nazionale è stato impegnato in più di 50 interventi in situazioni di emergenza; interventi che hanno permesso di mettere in sicurezza tanti animali, in prevalenza cani e cavalli, e di distruibire oltre una tonnellata di mangime tra “pet food” (800 chilogrammi) e fieno (500 chilogrammi). Tra le operazioni di soccorso della task force, anche il salvataggio di alcune galline da una struttura allagata ed il recupero di alcuni agnelli che si erano allontanati dal loro gregge. Sono stati invece trasferiti a Caserta, presso il gattile del dottor Ferrara, la micia Salvatorica ed i suoi cuccioli – tutti gatti di strada – trovati in condizioni di salute così gravi da richiedere il loro affidamento a una struttura specializzata.
(Enpa)