Roma, 21 dicembre- Il Natale è dietro l’angolo e il business dei prodotti alimentari e decorativi è alle stelle. In questo periodo di crisi economica gli italiani fanno spese e cercano i prezzi più bassi, ma attenzione ai prodotti natalizi pericolosi, spesso sono proprio quelli “quasi regalati”. Da due settimane la squadra dei Nas dei carabinieri tiene sotto controllo attività commerciali ed ipermercati in tutta Italia, alla ricerca di prodotti scadenti e pericolosi. Nell’operazione denominata “Pulizie di Natale” circa 400 agenti hanno effettuato due mila ispezioni, riscontrando violazioni di natura igienico sanitaria, strutturale e commerciale. 43 strutture sono state chiuse o sequestrate. A Milano sono state sequestrate “uova dei cent’anni“, un prodotto tipico della cucina cinese che prevede per le uova un particolare processo di fermentazione in quanto vengono lasciate per circa 3 mesi in un composto di acqua, sale, carbone e ossido di calcio. L’importazione di questo prodotto è vietata in Europa, a causa dell’ alta presenza batterica. Ritirate anche otto tonnellate di anatre eviscerate, congelate e poi conservate a temperatura ambiente. A Bologna, Firenze, Salerno e Bari sono stati sequestrati panettoni, cioccolata, semifreddi e frutta scaduti da almeno sei anni e rietichettati. A Torino da un centro commerciale sono stati ritirati insaccati, porchette e formaggi in pessime condizioni ed alterati, tanto che emettevano un pessimo odore. I formaggi erano ammuffiti e nei salumi c’erano larve e vermi. Anche il mercato ittico non va meglio, su tutto il territorio nazionale, i Nas hanno ritirato dal commercio oltre 2mila litri di sostanze contenenti perossido di idrogeno e utilizzate per ottenere nel pesce fresco un effetto conservante e sbiancante. Mascherando così il reale stato delle carni che potrebbero essere deteriorate e produrre istamina, molecola che può causare allergie e reazioni anafilattiche.
Per quello che riguarda giocattoli e regali natalizi sono stati sequestrati prodotti senza marchio CE e senza istruzioni in lingua italiana. Per le luminarie gli esperti raccomandano la massima attenzione, infatti i fili poco costosi contengono spesso meno rame e sono quindi più soggetti a surriscaldarsi, con un maggiore rischio di incendi.