In occasione della giornata per la sicurezza nei cantieri edili, sulla scalinata del Vignola è apparsa questa mattina un’installazione che intende commemorare le morti sul lavoro: l’autore è Gianfranco Angelico Benvenuto; il nome dell’opera è “100 sogni” ed è stata realizzata utilizzando tute da operaio su manichini senza testa. Il tributo promosso dalla Federarchitetti Roma rimarrà esposto fino a domenica 30 marzo.
“Il lavoro è motore di identità e di civiltà”, dichiara Benvenuto, “ma ci vogliono più controllo e sicurezza, bisogna limitare il tracotante potere delle banche e delle finanziarie. È il composto cammino di cento anonime tute da lavoro riempite dal vento, che col loro silenzio gridano l’assenza di coloro che sono morti per il lavoro, o l’hanno perso, o non l’hanno trovato. Perché la loro assenza diventi la presenza più autentica e viva”.
Quella di Roma non si tratta di una novità assoluta, la stessa realizzazione fu presentata nel 2010 ad Udine e nel 2012 in due occasioni a Milano, in piazza Duomo e a Palazzo Reale, prima di essere richiesta l’anno successivo anche dalla città di Bergamo, per l’inaugurazione dell’ospedale Giovanni XXIII
Sono oltre mille le persone che perdono la vita ogni anno sul posto di lavoro, più di 300 rimangono costrette su una sedia a rotelle. Senza dimenticare gli imprenditori, che in questi cinque anni di crisi, si sono suicidati sopraffatti da debiti e fallimenti.
Roma, 25 marzo