Daniela Morgante, la tanto contestata assessora al bilancio di Roma, propone una serie di tagli. In primis sullo sport e a scalare su servizi sociali, e commercio. Roma deve tagliare. Oggi la riunione per verificare le reazioni a tali proposte, il Sindaco raggiungerà l’assemblea dopo la partecipazione alla direzione nazionale PD. Intanto l’assessora ha inviato quattro giorni fa una bozza delle intenzioni, pubblicata da Il Messaggero. Si tratta di mantenere bassa la pressione fiscale per incidere invece sul taglio alle risorse dei dipartimenti. Per la prima casa, la Morgante ha abbassato l’asticella: aliquota al 2 per mille, e per i proprietari delle seconde case, l’aliquota schizza al 11,6 per mille. Riflesso inevitabile sulle risorse a disposizione degli assessorati: significa tagli e anche molto profondi, se è vero che rispetto al 2012 lo squilibrio di bilancio è di 1,2 miliardi di euro.
A questa bozza alcuni assessori dicono che “tanto vale chiudere i dipartimenti. Anche perché in alcuni assessorati le cifre indicate dalla bozza del bilancio sono già stati spesi e mancano ancora nove mesi alla fine dell’anno”. Ieri le riunioni tra gli assessori e la titolare del bilancio hanno dato un assaggio della giornata di oggi.
La Morgante ieri ha chiosato: “un assessore al bilancio non deve essere simpatico”. L’assessora pensa di fare una proposta politica ma qualcuno nel PD è sconvolto dall’idea di affossare i servizi sociali per non tassare. E stamattina presto la cabina di regia con Giovanni Legnini, triumviro del piano di rientro triennale. Le preoccupazioni restano in ogni caso sui dati: per i servizi sociali si perdono circa 40 milioni di euro, circa il 40 per cento in meno dell’anno scorso. Per la mobilità, il contratto di servizio dell’Atac perde 70 milioni di euro su 323. E ancora cultura, sport, ambiente, turismo… basti pensare che è in corso la ricerca di mecenati per nove tesori di Roma da salvare. Il Sindaco è infatti volato a Riad per cercare appassionati di arte: tra le opere da salvare: la Cisterna delle Sette Sale, il Ludus Magno, e Mausoleo di Augusto. Non solo restauri. Se lo sponsor risulta magnanimo, potrà sposare anche progetti speciali di fruizione.
Roma, 28 marzo