Luciano Ciocchetti, un insoddisfatto dell’arena politica attuale ed ex Udc, si prepara alle elezioni europee del prossimo 25 maggio. Spiega le ragioni della sua passerella verso Forza Italia, tra febbraio e marzo, tra la redazione de Il Tempo e Roma Today, rilasciando interviste e commenti sui punti chiave della sua azione.
Sull’Udc e sulla ri-virata a destra aveva detto “Casini fa oggi quello che avrebbe dovuto fare prima delle elezioni del 2013. Che il terzo polo fosse Grillo era chiarissimo già lo scorso anno”. Conferma l’errore del 2013 compiuto dal leader Casini nei confronti della destra e verso un Centro rappresentato maldestramente da Scelta Civica. Per Ciocchetti era già chiaro ciò che sarebbe accaduto: sia l’avanzata di Grillo che il crollo di Scelta Civica.
Mentre sulla legge elettorale: “L’Italicum spinge a un’aggregazione sia a destra sia a sinistra. Forza Italia, che si presenta come il partito maggiore di questa area, spero lavori duramente per costruire la più ampia coalizione possibile”. Sull’approdo a Forza Italia Ciocchetti insiste sulla naturalità dell’atto perché il partito di Berlusconi resta l’unica forza di centro destra che mantiene ancora un grande consenso tra i cittadini: “Si tratta di una scelta che punta a rafforzare l’ala moderata e soprattutto a ottenere una semplificazione del quadro politico italiano. ‘Forza Italia’ è una ‘nuova casa’ in cui portare i miei valori, dopo la fine dell’esperienza con l’UDC“.
Parlando delle cose “capitoline”, Ciocchetti bacchetta un sindaco che definisce piagnone e che secondo la sua opinione dovrebbe presentare un vero piano. A tal proposito, l’onorevole indica alcuni punti: “Per esempio sarebbe opportuno ridurre il numero di società e fare magari una holding che potrebbe garantire un risparmio di 32 milioni di euro all’anno. Si dovrebbero poi revisionare le consulenze che pesano molto sul bilancio. Certo sulle finanze capitoline influisce anche l’organizzazione di eventi a carattere nazionale e internazionale per i quali sarebbe necessario un intervento di supporto dello Stato. Su quest’ultima questione sono disponibile a sostenere eventuali richieste di aiuto al governo centrale”. Sulla Regione l’onorevole resta critico sul blocco di un piano casa da lui stesso firmato in tandem con Renata Polverini e, guarda alle europee. Per l’onorevole, le europee sono il modo di rappresentare la nostra comunità in un Parlamento che ha peso e influisce sulle scelte imposte ai Paesi.
Roma, 21 marzo