Roma, 1 marzo – La storia straordinaria di Oskar Schindler, ma anche le storie ordinarie di uomini e donne ebrei che quell’uomo salvò dalla follia di una ideologia come quella nazista. A riproporla stavolta al pubblico del teatro è Carlo Giuffrè, che sarà in scena al Piccolo Eliseo Patroni Griffi dal 4 al 30 marzo in LA LISTA DI SCHINDLER, scritto e diretto da Francesco Giuffrè. Accanto a lui, tra gli altri, Marta Nuti (Emile Schindler), Pietro Faiella (Amon Goeth), Valerio Amoruso (Itzhak Stern) e Riccardo Francia (Uomo).
“Oskar Schindler è stato semplicemente un uomo – dice il regista Francesco Giuffrè – Un uomo che ha vissuto e agito in uno dei periodi più assurdi e folli della storia dell’uomo. Il periodo della dittatura e dell’ideologia nazista. Non ha compiuto un impresa strepitosa, o inventato chissà quale meraviglia. Ha semplicemente agito secondo la propria coscienza. Ha “semplicemente” salvato la vita di 1200 persone tra uomini e donne, e questo fa di lui un eroe. ‘Chi salva la vita di un solo uomo salva tutto il mondo’. Questa frase, detta ad Oskar da Itzhak Stern, suo contabile, fu il seme che germogliò nel suo animo, l’attimo in cui forse, inconsapevolmente, decise di opporsi a suo modo alla follia che lo circondava”. Una vicenda che al cinema è stata record d’incassi e che ha fatto incetta di Oscar. E ora la riproposizione in un ambito che, seppur più ristretto, sa ancor di più amplificare certe emozioni: “Portare a teatro la sua storia è un’esigenza del racconto. Raccontare una storia che ricordi un periodo buio ma che possa dare testimonianza della speranza che l’uomo ha la capacità di ribellarsi alle mostruosità compiute dai suoi simili”.