Le tredici proposte di Marchini consegnate al sindaco di Roma per migliorare la città, Ignazio Marino ha accolto positivamente l’iniziativa, ritenendo utili almeno 10 proposte.
Il gruppo di Alfio Marchini da mesi lavora su questa campagna chiamata “basta farci del male”, come ha spiegato il capogruppo Alessandro Onorato, «E’ una campagna per migliorare concretamente la vita dei romani che abbiamo portato avanti in 15 Municipi, e che ha raccolto 10.138 firme dal 30 novembre al 30 gennaio nei diversi territori della città: da piazza campo dei Fori a ponte Milvio e Tor Bella Monaca».
La Lista Marchini propone in particolar modo: che le assunzioni nelle aziende capitoline siano solo tramite concorso pubblico; semplificare le procedure e la burocrazia per migliorare la vita dei cittadini; abolire le auto blu e spostare gli autisti sul trasporto disabili e scuolabus; progressività dell’addizionale comunale Irpef; punti verdi da assegnare a privati per la realizzazione di impianti sportivi; l’abolizione del meccanismo che premia con diritto di prelazione gli occupanti abusivi; l’obbligo di salita anteriore sui bus e il controllore fisso sulle linee più affollate; le proposte dei cittadini per la manovra di Roma Capitale; la modifica e l’implementazione della piattaforma informatica “Info Lavori Pubblici”; uffici e utenze per le migliori idee nell’innovazione tecnologica; una “Casa della Cultura 2.0” in ciascun municipio; postazioni di car e bike sharing capillari; Roma-Lido e Termini-Giardinetti da trenini a metropolitana e linea tranviaria urbana.
Positiva la reazione del sindaco: «Ci sono dieci proposte che mi sento di accogliere tra le tredici avanzate dalla lista Marchini», apprezzando particolarmente l’eventuale collaborazione, «Sono davvero soddisfatto di questo modo e strumento di dialogo, perché credo che tra maggioranza e opposizione debba esserci possibilità di integrazione con proposte e lavoro comune per il bene della nostra città. Ho letto le proposte nei giorni scorsi e devo dire che ci sono davvero poche cose sulle quali posso dissentire, molte posso già essere Inserite nel bilancio 2014».
Roma, 25 marzo