Sono più di 1000 le telefonate che hanno raggiunto i cellulari delle due baby squillo romane, coinvolte nel giro di prostituzione dei Parioli. I clienti delle due ragazze, finiti del registro degli indagati, sono 50, ma i presunti contatti telefonici su cui stanno indagando gli inquirenti delle Procura di Roma sono circa mille. Tra le utenze prese al vaglio ne è stata rintracciata una intestata al Consiglio di Stato. Alcune chiamate risalgono al marzo 2013, quando le due minorenni incontravano i clienti in una macchina o in alcuni motel della capitale. Ora l’obiettivo degli investigatori è quello di dare un nome e un volto a chi fissava gli appuntamenti.
Il Procuratore Maria Molteleone e il Pm Cristina Macchiusi hanno deciso di aprire dei fascicoli singoli per ciascun cliente. I presunti clienti non sono stati accusati sulla base dei tabulati telefonici, infatti non sono stati presi in considerazione i contatti sporadici con le due minori. Il Nucleo Investigativo di Roma ha valutato, oltre il riconoscimento fotografico da parte delle due minorenni, esclusivamente telefonate o messaggini espliciti. E su questa base che sono finiti nel registro degli indagati nomi illustri, come Mauro Floriani, marito della senatrice Alessandra Mussolini, e Nicola Bruno, figlio di un altro senatore del centro destra, Donato Bruno. Intanto il Pm Macchiusi, nei giorni scorsi, ha chiuso l’indagine parallela a questa, che vede indagate otto persone, sei sfruttatori e due clienti delle ragazzine.
Roma, 21 marzo