“Salvo il Caffè della Pace“. Questo l’annuncio della prefettura, niente sfratto quindi per lo storico bar dietro Piazza Navona, che da più di un anno rischiava la chiusura per far spazio ad un prestigioso albergo.
La storica caffetteria, operante dal 1891, per più di un anno ha rischiato la chiusura perché il Pontificio istituto teutonico di Santa Maria dell’Anima, proprietario dell’immobile, voleva trasformarlo in un albergo.
In difesa del locale in questi ultimi mesi si sono mobilitate: associazioni di categoria, cittadini, amministratori, petizioni online. In un iniziativa promossa da Giulio Anticoli, della Cna Roma Città Storica e associazioni botteghe storiche, è stato coinvolto anche il presidente della Repubblica Napolitano, tramite una lettera firmata anche da vari artisti e politici.
Durante l’incontro che ha deciso le sorti della caffetteria, erano presenti il rettore del Pontificio istituto teutonico di Santa Maria dell’Anima, l’assessore alla Roma produttiva, Marta Leonori, i senatori del Pd e di Forza Italia, Daniela Valentini e Maurizio Gasparri, e il prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro.
L’incontro si è concluso in maniera positiva, come cita una nota della prefettura: “Il rettore del Pontificio istituto ha assicurato che vorrà garantire la destinazione dei locali in ragione del riconosciuto valore storico dell’attività commerciale“.
Roma, 25 Marzo