Roma 13 marzo – Dopo la contestazione da parte del Ministero delle Infrastrutture sulle multe, definite troppo alte, il Comune di Roma è intervenuto, attraverso il Dipartimento delle Entrate del Campidoglio, sostenendo: “Le nostre contravvenzioni sono assolutamente regolari. La questione è stata già esaminata e risolta dall’avvocatura comunale”, affermazione in contrasto con il pensiero degli esperti ministeriali, i quali ritengono che le multe, che vanno da 25 a 99 euro, dovrebbero essere rivolte solo a coloro che non espongono il tagliando di pagamento, mentre chi ha il ticket, ma scaduto, dovrebbe solo pagare la differenza.
Chiaramente il Comune difende la propria posizione, soprattutto considerando i dati del 2012, dai quali si apprende che le contravvenzioni sono state 302 mila; considerando che ogni multa porta nelle casse almeno 25 euro, si capisce facilmente che, qualora avesse la meglio la volontà del Ministero, il Comune avrebbe problemi, dato che ci sono in ballo milioni di euro da far entrare nelle casse.
Secondo molti avvocati c’è un ostacolo da superare, in quanto ad oggi il cittadino deve pagare circa trentasette euro per fare ricorso, quota stabilita dallo Stato per scoraggiare le contestazioni. I soldi però, in caso di accoglimento del ricorso, vengono rimborsati. “Detto questo è ovvio che cercheremo di avere una pronuncia da parte di un giudice in una sentenza. Un verdetto “pilota” potrebbe indurre surrettiziamente l’amministrazione a rivedere le indicazioni date agli ausiliari. Nella prospettiva di perdere tutte le cause potrebbe essere meglio risolvere il problema alla radice”. Già alcuni anni fa una società privata di Velletri, che gestiva i parcheggi a pagamento, sanzionava solo chi sostava sulle strisce blu e non esponeva nessun ticket, mentre gli altri erano chiamati a pagare entro un certo termine la differenza. Nel 2012 però la Corte dei Conti ha censurato la società, affermando che questa operava contro lo Stato. Consci della sentenza, nella Capitale hanno stabilito che chi ha pagato meno del dovuto non può ricevere sanzioni superiori rispetto a chi non ha non ha pagato nulla.
La Codacons, associazione dei consumatori, sostiene che tutti i comuni dovrebbero dichiarare nulle d’ufficio le contravvenzioni per pagamento difettoso, altrimenti si potrebbe verificare il reato di abuso di’ufficio. Parere condiviso dall’Ospol, sindacato dei vigili urbani, che aggiunge che nasconderla circolare corrisponde a una truffa.