L’ennesima esercitazione balistica di Pyongyang (Nord Corea), questa volta ha varcato il limite, soprattutto quello di confine nel Mar Giallo, che la divide dalla Sud Corea. Questi ultimi, alquanto irritati, hanno risposto al fuoco. I nordcoreani hanno sparato 500 colpi di cui un centinaio hanno sfiorato l’isola sudcoreana di Baengnyeong. Gli abitanti sono stati invitati ad evacuare l’isola per precauzione, successivamente i sudcoreani hanno mostrato i muscoli rispondendo con 300 colpi nelle acque nordcoreane.
Alcune fonti spiegano il gesto provocatorio dei sudditi di Kim Jong-un, utile per testare la determinazione difensiva dell’altra Corea. Pyongyang si è giustificata dicendo che si sente minacciata dalla Sudcorea, gli USA e il Giappone. Proprio nei giorni scorsi, le tre nazioni si sono riunite all’Aja, anche per discutere delle pericolosità nucleari provenienti da Pyonyang, che già da tempo risulta pericolosa. Le preoccupazioni hanno destato l’attenzione anche dell’ONU. La Nordcorea risponde come al solito in maniera provocatoria, ribadendo la necessità di un nuovo test nucleare in data ancora da stabilire.
L’agenzia di stampa Kcna ha diffuso una nota del ministero degli Esteri di Pyongyang secondo cui se il test nucleare sarà effettuato, la responsabilità di eventuali “catastrofi” sarà da attribuire agli Stati Uniti, poiché sarà da ritenersi una reazione alle “azioni avventate” degli Usa.
Roma, 31 marzo