Ai romani piace scherzare e, figlio dell’alluvione targata 31 gennaio ecco comparire una altro striscione quale commento di una voragine a Monteverde: “mi nonna cor cucchiaio faceva prima“. Autori del messaggio, alcuni militanti di Fratelli d’Italia, che denuncia come il cratere di via Pasquale Revoltella sia ancora lì, causando non pochi problemi alla circolazione e alla sicurezza.
“È vergognoso che da quasi tre mesi la strada sia chiusa al traffico e che la voragine stia diventando una discarica a cielo aperto”, a parlare sono Brian Carelli dirigente del movimento e Piero Zucchi, responsabile del circolo Monteverde che in tutti questi 90 giorni ha potuto monitorare quotidianamente come la situazione sia andata sempre più peggiorando senza che le istituzioni preposte prendessero i dovuti provvedimenti.
Un altro messaggio in pieno stile vernacolo, che fa seguito a quelli già comparsi alcuni giorni fa sui New Jersey di via Cassia, il quale riportava come, al più prode dei nonni, sarebbe bastata una pala per risolvere il dissesto idrogeologico della zone alluvionata all’altezza di via dei Giuochi Delfici.
Ma non finisce qui, naturalmente.
Cancellato il nonno, che pure è sempre una persona anziana, a quello sulla via Cassia ne ha fatto seguito un altro, dove a farsi avanti erano i giovanissimi, con l’emblematico: “Pure mi fijo co paletta e secchiello avrebbe finito!“
Il cittadino romano, insomma, non sa se ridere, o piangere.