In casa Acea si comincia a fare con più insistenza il nome del nuovo amministratore delegato. Il nuovo papabile sembra essere Alberto Irace, ad di Publiacqua di Firenze, che sarà uno dei cinque che il Comune, con una delibera di giunta, dovrà proporre per i suoi consiglieri entro il 12 maggio per l’assemblea dei soci del 5 giugno, che eleggerà, come chiesto dal sindaco Ignazio Marino, un nuovo consiglio di amministrazione.
Intanto Francesco Gaetano Caltagirone, socio di minoranza, parla dell’azienda: “Sono molto contento del management dell’azienda, dei risultati che ha ottenuto, della credibilità raggiunta sui mercati internazionali. Attendiamo l’assemblea del 5 giugno”. Poi informa e mette i paletti: “Ho incontrato anche il sindaco Marino, il Comune eleggerà la sua parte nel cda, l’importante è che le professionalità siano adeguate. Noi abbiamo i nostri, i nostri ci stanno bene. Non spetta a me nominare i vertici”. Ed infine ancora un applauso all’ad Paolo Gallo, che Caltagirone vorrebbe rimanesse al suo posto: “Il titolo si è molto apprezzato rispetto alla quotazione di anni fa, i numeri sono quelli, il parere è largamente condiviso”. Gallo però sembra ormai fuori, ma l’intesa c’è su altri punti, come quello secondo cui i consiglieri rimarrebbero nove ma a prendere compensi, e ridotti, sarebbero solo l’ad e il presidente per portare ad una netta riduzione dei costi. Certa poi la permanenza di due consiglieri ciascuno a Caltagirone (Francesco Caltagirone e Paolo Di Benedetto) e ai francesi di Suez (Giovanni Giani e Diane D’Arras).
Roma, 30 aprile