Il sindaco di Albano Laziale, Nicola Marini, ha firmato un’ordinanza urgente indirizzata a Volsca Ambiente e Servizi Spa affinché “continui il conferimento dei rifiuti solidi urbani presso la discarica di Roncigliano ove insiste anche l’impianto TMB”, e al Consorzio Colari – Pontina Ambiente Srl affinché “assicuri la piena operatività della discarica nonché dell’impianto di TMB secondo la capacità consentita nei rispettivi atti di autorizzazione”. La durata di questa misura è fissata in un periodo non superiore a tre mesi.
“La firma dell’ordinanza si è resa necessaria alla luce del provvedimento interdittivo emesso dalla Prefettura di Roma nei confronti della società Pontina Ambiente Srl lo scorso 13 marzo, all’interno delle note vicende giudiziarie che hanno interessato il gruppo Cerroni. In base a questo provvedimento (art.91 del D.Lgs. 159/2011 e successive modifiche ed integrazioni) gli Enti Locali non possono instaurare e/o continuare ad avere rapporti di servizio con la società sottoposta a misura interdittiva”, si legge nel comunicato. Di conseguenza il Comune di Albano Laziale, così come gli altri nove comuni che usufruiscono della discarica e dell’impianto TMB (Ariccia, Ardea, Castel Gandolfo, Genzano, Lanuvio, Marino, Nemi, Pomezia e Rocca di Papa) non avrebbero più potuto utilizzare il sito di Roncigliano per conferire e trattare i rifiuti.
“Sono evidenti le immediate ripercussioni che si sarebbero verificate sull’ordinario espletamento del servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani con le inevitabili conseguenze igienico sanitarie – ha dichiarato il sindaco Nicola Marini – Per questo motivo abbiamo deciso di emettere un’ordinanza per consentire alla società che espleta il servizio di raccolta e smaltimento nella nostra città, la Volsca Ambiente e Servizi, di poter continuare a farlo vista l’impossibilità di sostituire in tempi rapidi il soggetto che fornisce il servizio di discarica, come previsto dalla normativa. Abbiamo adottato analogo provvedimento a quello fatto dal Comune di Roma rispetto alla discarica di Malagrotta, anch’essa oggetto di misura interdittiva del Prefetto. L’ordinanza – conclude il sindaco – rappresenta una misura temporanea non la soluzione al problema. Siamo fortemente preoccupati che durante questi tre mesi non si trovino soluzioni alternative per una corretta gestione del ciclo dei rifiuti con il rischio di ritrovarci le strade sommerse dalla spazzatura, come del resto evidenziato anche dal Sindaco di Roma”.
Roma, 5 aprile