La banda de “Er Maranga” e del cugino “Ciccio” è stata sgominata dai Carabinieri della Compagnia di Tivoli. Una banda professionista della malavita, capace di incassare più di centomila euro in un mese spacciando cocaina, hashish e marijuana. Cinque le persone arrestate ieri notte, tutte residenti a Castel Madama, ed è proprio nella Valle dell’Aniene che avevano imposto il loro mercato della droga, con intimidazioni e minacce avevano creato un mercato chiuso per chi tentava di entrarci da fuori. Vicovaro, Mandela, Licenza e Pisoniano, le zone sotto il loro controllo, ma la loro rete giungeva anche a Guidonia Montecelio e Tivoli, dove rifornivano altri giovani spacciatori e consumatori.
Non solo droga, ma anche possesso irregolari di armi, ed è proprio dal ritrovamento di un vero e proprio arsenale in un maneggio a Pisoniano che, nell’Agosto 2012, sono partite le prime indagini.
Le investigazioni dei militari, condotte dal capitano Emanuele Rocca, hanno permesso di risalire ai cinque capi banda arrestati ieri, ma nei mesi precedenti, altre sette persone prima di loro, sono state arrestate dall’Arma, sequestrando anche: 2 chili di marijuana, 500 grammi di cocaina, 100 grammi di hashish, sette pistole, un fucile, una bomba a mano, munizioni, fumogeni e bengala.
Quando si parlava di cocaina si usava un linguaggio in codice: se si parlava di cd o “vernice bianca” si intendeva la cocaina, invece con “vernice marrone” si intendeva l’hashish, mentre per la marijuana si utilizzavano i giochi per Playstation. Per indicare le quantità, il “Maschio” equivaleva a 100 grammi, e “Femmina” a 50 grammi. Fine della “bella vita” per questi malviventi, che con il ricavato della loro attività illecita non si sono fatti mancare viaggi all’estero, belle auto e un alto tenore di vita. Alcuni usavano delle coperture, ad esempio tra gli arrestati c’era chi utilizzava la sua attività di rivenditore di automobili, e chi quella di assicuratore. Adesso i cinque arrestati si trovano nel carcere di Rebibbia, dove resteranno a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Roma, 11 aprile