Fresco, divertente, tremendamente attuale e (ahimè) veritiero. “Ma com’è che non sei fidanzata?” è il libro di Marzia Pez, il libro per i single, che racconta le storie di Emi Prazza e dei suoi amici. Se hai sui trent’anni, sei single e non vorresti esserlo, oppure dici di andarne fiero ma in realtà nel profondo sai che non è così, potresti trovarti a leggere un libro che ricalca quasi fedelmente le tante situazioni che la protagonista si trova a vivere. Emi, Sole e Milena fanno i conti con la loro età, con le loro paure e insicurezze, sentendosi spesso “fuori tempo massimo” quando mettono a confronto le loro vite con quelle delle persone “normali” fidanzate, sposate e con figli. Tre donne determinate, realizzate nel lavoro e unite, che si raccontano le reciproche esperienze, spesso contraddette e stravolte dai cinici e taglienti commenti di Filippo, amico di Emi che, in quanto uomo, sfata alcuni miti che le sue amiche e quindi le donne in generale spesso si costruiscono. Filo conduttore del libro, rimane sempre l’amicizia, la solidarietà, la comprensione fra donne, le quali accettano il fatto che alla fine le cose vanno come devono andare, che arrivi o meno il loro momento.
Abbiamo chiesto a Marzia Pez di raccontarci un po’ di più del suo libro: ecco le sue risposte.
Emi o Marzia, come ti devo chiamare?
Mi ha divertito chiamare la protagonista del romanzo, Emi Prazza, con l’anagramma del mio nome. Mi piaceva questo legame con la protagonista, tuttavia, per quanto Emi mi sia simpatica, non rappresenta il mio alter ego, perciò, direi che Marzia è il nome giusto da usare.
Sono veramente tutte storie realmente accadute quelle che hai raccontato?
Nella sostanza sì. Storie che mi sono state raccontate tanto da donne quanto da uomini e che poi ho romanzato, ricreato e fatto vivere sui personaggi del libro. Durante l’attività di ricerca delle storie è stato illuminante accorgermi che in questo meraviglioso e drammatico gioco che ho battezzato “Schiva l’amore” le dinamiche amorose non variano a seconda del sesso.
Molte di esse lasciano un po’ di amaro in bocca, proprio come succede in realtà a tanti di noi…
La chiave di lettura del romanzo è l’ironia, un’ironia condivisa. Finché si pensa di essere le uniche o gli unici ai quali accadono situazioni assurde nelle vicende amorose, c’è il rischio di cadere nel melodramma, nella disillusione e nel rancore per l’altro sesso. Ma quando riusciamo a condividere quel che ci accade con gli altri usando l’ironia ed evitando di ingigantire taluni aspetti, può accadere di vedere le cose con occhio più neutro e anche di riuscire a ridere su qualcosa che ci ha fatto soffrire. Il romanzo fa questo e riesce a farlo perché la realtà è comica, spesso.
Come ti è venuta l’idea di inserire nel libro spazi pubblicitari, fra le altre cose molto ben integrati nel contesto?
Storie e i personaggi sono ispirati alla realtà, ho pensato perciò che anche i luoghi dove i personaggi si muovono dovevano essere reali. Così ho scelto i luoghi e ho chiesto loro di partecipare alle spese di stampa del romanzo con un piccolo contributo in cambio della loro presenza sul libro. Hanno accettato e la cosa ha funzionato.
Hai pubblicato con “Un romanzo senza prezzo”, puoi dirci in cosa consiste?
“Un romanzo senza prezzo” non è un editore ma è un’idea che avevo da tempo a cuore, ossia quella che fosse il lettore a decidere quanto pagare per il romanzo che vuole leggere. In Italia dicono che si legge poco, ma è anche vero che i libri hanno prezzi troppo alti che ne scoraggiano la diffusione soprattutto tra i giovani e le persone che non sono abituate a leggere. Inoltre, i libri sono imprigionati dentro le librerie quando, invece, dovrebbero essere ovunque e facilmente accessibili per tutti perché leggere è vitale quanto respirare. Da qui l’idea di un libro che non avesse prezzo.
Quanto conta farsi pubblicità da soli quando non si ha una grande casa editrice alle spalle?
Non ho mai avuto una grande casa editrice, al massimo una piccola casa editrice perciò non so come sarebbe stato con un editore alle spalle pronto a promuovere il mio romanzo. Di fatto “Ma com’è che non sei fidanzata?” è stato rifiutato da tutti i grandi editori ai quali l’ho presentato, alcuni hanno sottolineato che è un romanzo che non ha mercato, quindi posso rispondere serenamente che farsi pubblicità da soli dopo una valanga di no sia abbastanza semplice: non hai nulla da perdere e la faccia che metti è davvero la tua.
Se volessi acquistare il tuo libro dove posso trovarlo?
In più modi: attraverso Internet andando sul mio sito www.marziapez.com, cercando su Facebook Emi Prazza o la pagina del romanzo, “Ma com’è che non sei fidanzata?”, scrivendo direttamente una mail a romanzo.libellule@libero.it; oppure intercettandomi per Roma dove vado in giro a reclutare lettori.
Perdonami ma questa domanda devo proprio fartela: adesso sei fidanzata?
Per scrivere il romanzo ho perso lo status di fidanzata. Non scherzo! Il tipo con cui stavo mi ha “mollata” di punto in bianco! Però, ora che il romanzo è stato scritto e stampato, potrebbe accadere che qualcosa cambi di nuovo! Non tutto dipende da noi, soprattutto in amore, ma di sicuro la nostra vita è un romanzo stupendo da vivere fino in fondo. Staremo a vedere!
Roma, 7 aprile