Dal Campidoglio, arrivano indiscrezioni sui possibili tagli alla Cultura. I tagli riguarderanno le istituzioni culturali della città, con il sindaco Ignazio Marino avrebbe previsto una corposa riduzione dei finanziamenti che oscilla tra il 30% e il 50%: in pericolo le biblioteca comunali, il Teatro di Roma, il Palaexpò e il Teatro dell’Opera che già si trova in una situazione debitoria.
Sulla questione si trovano in disaccordo l’ assessore al bilancio, Daniela Morgante e Flavia Barca, assessore alla cultura. Tra le due c’è una grande distanza di vedute; infatti la prima è intenzionata a proseguire con il piano dei tagli alla cultura, proponendo un taglio di circa trenta milioni dal budget della Barca. Quest’ultima sta cercando di recuperare il recuperabile, poiché la cultura è un bene primario, coesione sociale e benessere, rispetto a chi ritiene la cultura un’esigenza non primaria per la collettività.
Il rischio è quello annunciato da Flavia Barca in una lunga intervista sul Corriere della Sera: “Tra un anno le principali istituzioni culturali rischierebbero di trovarsi in ginocchio: Santa Cecilia, Auditorium, fondazione per il cinema” sono le prime citate dall’assessore alla Cultura,”Questi numeri non sono ancora stati discussi con me, non sono i miei” racconta Flavia Barca, “Incontrerò presto l’assessore al Bilancio, siamo ancora in una fase preliminare. Noi, seguendo un forte invito del sindaco, stiamo già lavorando con Zetema al contenimento delle spese”.
Roma, 16 aprile