I malati di selfie esistono. Secondo alcuni ricercatori, gli utenti che pubblicano un elevato numero di autoscatti sui vari social network come facebook, twitter, instagram ed altri, potrebbe essere sintomo di un disturbo psichiatrico. L’American Psychiatric Association ha chiamato questo tipo di disturbo “selfitis” che, italianizzato, sta per selfite.
Secondo i responsabili di questo studio, il bisogno continuo di pubblicare le proprie foto serve a compensare la propria mancanza di autostima, o per colmare alcune carenze nella propia intimità.
E’ stata sviluppata una scaletta per determinare la gravità del disturbo: alla categoria dei “selfitis borderline” appartengono tutti coloro che si fotografano fino a tre volte al giorno, ma non pubblicano poi le foto sul web; tra i “selfitis acuti” ci sono coloro che scattano fino a tre foto e, contrariamente, le postano tutte e tre su internet; infine, ci sono i “selfitis cronici”, che si ritraggono più di sei volte al giorno e pubblicano tutte le loro foto su internet.
Per quanto riguarda le possibili terapie per guarire dal disturbo, al momento gli psichiatri non hanno sviluppato nessuna cura. Di certo, è un disturbo comportamentale e in questo modo può essere trattato.
In riferimento al selfie più famoso della storia – quello scattato durante la consegna degli ultimi Oscar per chi non lo sapesse – è probabile che i problemi di intimità o di autostima siano invece in questo caso da escludere: pare infatti che l’utilizzo di uno smartphone della samsung in tale occasione sia stato dovuto esclusivamente ad esigenze pubblicitarie; la casa koreana è stato uno dei principali sponsor della serata per chi non lo sapesse.
Chiudiamo con una curiosità: fino a qualche giorno fa, sull’App Store era disponibile uno spazio in cui poter caricare tutti i propri autoscatti/selfie. Stranamente, passati alcuni giorni, questo spazio è stato tolto. Coincidenza, o cosa? a voi trovare la risposta.
Roma, 5 aprile
Vir
15 Luglio 2014 @ 14:37
Chi di selfie ferisce….
http://occhigrandi.wordpress.com/2014/07/14/e-mori-con-un-selfie-in-mano/
🙂