Il feuilleton del bilancio di Roma finisce per scontentare tutti. Da giorni il sito del Campidoglio, gli assessori, maggioranza, opposizione si accapigliano tra liti e soluzioni, tra bozze e revisioni. Oggi sembra ufficiale che ci sarà l’aumento di Tasi, Cosap, tassa di soggiorno e permessi Ztl. Scongiuranto in parte dalla Morgante ma deciso. Tale lo schema per chiudere i conti del bilancio del 2014 che è disastrato per la Capitale.
Come abbiamo già ricordato, la Tasi, salendo di 0,5 punti passando al 2,5 per mille (come sembra sempre più certo che sarà) permette di ottenere in bilancio 85 milioni. Altri 10 milioni arriverebbero dall’aumento della tassa di occupazione di suolo pubblico, e un incremento di 20 milioni, dall’aumento della tassa di soggiorno. Quest’ultimo punto è l’ago della contestazione. Martedì 8 aprile, alle 10, in piazza Ss Apostoli ci saranno gli albergatori infuriati a cui fa eco Roscioli: “Il rischio di perdita occupazionale e di chiusure stagionali degli hotel romani ci costringono alla manifestazione pubblica”.
Per quanto riguarda l’aumento dei permessi Ztl, possibile una “salita” fino a 60 euro. Per i tagli è ancora tutto da vedere ma Marchini e il M5S tentano di creare “terreno fertile” in vista delle prossime elezioni. Alfio Marchini infatti tuona: “Dopo un anno sembra di stare ancora in campagna elettorale – ha aggiunto parlando a più ampio raggio del bilancio – False promesse con una città senza guida, strade piene di buche, violenza e degrado, disoccupazione alle stelle”. Quello che fa intendere l’opposizione è che il colpo finale su Roma arriverà dopo le elezioni, quando il consenso non servirà più.
Roma, 4 aprile