Un’assedio ai palazzi del potere il 12 aprile. Marcia di protesta e scontri a Roma, il sindacato: “Mattanza contro la polizia”. 17 feriti tra poliziotti e manifestanti, fra cui un cittadino peruviano di 45 anni ricoverato ed operato al Policlinico per una grave lesione alla mano destra.
A manifestare ieri sono stati i Movimenti per la casa, collettivi universitari (circa 300 studenti con striscioni: “Dalle metropoli alle università, assediamo le città”), centri sociali, sindacati, immigrati, No Tav e No Muos (che si battono contro le antenne per le telecomunicazioni che gli Stati Uniti vogliono installare in Sicilia). La polizia ha fermato vicino al Verano 80 giovani incappucciati, armati di bastoni e picconi poco prima dell’inizio del corteo, mentre in via XX settembre, davanti al ministero dell’Economia, si lanciavano arance mostrando lo slogan: “riprendiamoci i palazzi del potere”. Il corteo si è poi snodato tra via Veneto, “zona calda” di scontri con la polizia, e piazza Barberini. Sono stati 7 i feriti tra i manifestanti, alcuni già con precedenti. 5 sono stati arrestati e 2 denunciati per violenza, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni. 10, invece, i feriti tra le forze dell’ordine. 2 agenti, con prognosi più grave, saranno di nuovo operativi tra 15 giorni. Tra le motivazioni del corteo di manifestanti ci sono: protesta al governo Renzi, all’austerity, al Jobs Act e al piano casa. C’è stato, inoltre, un sit-in davanti al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e la marcia su via Nazionale, piazza della Repubblica, via Einaudi, piazza dell’Indipendenza, viale Castro Pretorio, via del Policlinico con il ritorno a Porta Pia.
“Il diritto a manifestare, soprattutto per un tema tanto importante e drammaticamente attuale come quello dell’emergenza abitativa – ha detto il sindaco di Roma, Ignazio Marino – non può trasformarsi negli atti di violenza a cui abbiamo assistito oggi nel centro di Roma. Una violenza che non è solamente fisica, ma colpisce con forza l’intera città, che svolge il suo ruolo di Capitale ospitando cortei e manifestazioni e ne riceve in cambio scontri e disordini”. Il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, ha elogiato le forze dell’ordine ed ha espresso: “La più ferma condanna per gli episodi di violenza verificatesi e un profondo apprezzamento alle donne e agli uomini delle forze dell’ordine per la straordinaria professionalità dimostrata” congratulandosi con il capo della polizia Alessandro Pansa, con il prefetto Giuseppe Pecoraro e con il questore Mazza per “l’eccellente lavoro svolto da tutte le forze dell’ordine impegnate per assicurare lo svolgimento della manifestazione tenutasi oggi nella capitale”.
Il presidente del Sindacato Autonomo di Polizia (Sap), Gianni Tonelli, ha parlato di “ennesima mattanza e le forze di polizia hanno pagato un nuovo, pesante tributo con molti feriti. Ci auguriamo, adesso, processi veloci e numerosi per gli autori delle violenze, perche’ spesso le denunce e i procedimenti che riguardano questi soggetti finiscono in prescrizione. Ormai nelle nostre piazze e negli stadi vi sono soggetti che in maniera sistematica commettono attività eversiva e violenze. Persone che fanno della guerriglia una professione, come i No Tav che anche oggi erano presenti a Roma . Al Governo”, dice Tonelli, “chiediamo un disegno di legge per cambiare finalmente le regole in ordine pubblico e durante la manifestazioni, prevedendo la presenza obbligatoria di un magistrato, al fianco delle forze di polizia, per giudicare subito i fatti che costituiscono reato. Solo così potremmo davvero garantire la certezza della pena e svolgere al meglio il nostro compito per la sicurezza dei cittadini”.
Roma, 13 aprile