“La Roma può costruire il nuovo stadio in due anni? E’ possibile, si vuole dare un grande impulso, anche con la volontà del sindaco Ignazio Marino. Il Comune in 90 giorni dalla presentazione dello studio di fattibilità rilascerà la dichiarazione di pubblico interesse e c’è tutta l’intenzione di rispettare la legge. Certo i due anni complessivi sembrano tempi molto ambiziosi perché circa un anno è necessario per l’iter amministrativo, rimane poco più di un anno per la realizzazione. Realisticamente tre anni sembrano più probabili, ma vedremo cosa succederà”. A dirlo è il Commissario Straordinario dell’Istituto per il Credito Sportivo, Paolo D’Alessio, all’agenzia di stampa AdnKronos.
“L’Udinese ci ha messo sei anni per arrivare ad avviare i lavori, ma durante la fase amministrativa è riuscita a fare qualche lavoro minore, come avvicinare il campo da gioco alla tribuna esistente, ma era una situazione differente – ha aggiunto – L’impianto della Roma che prevederà un miliardo di investimenti complessivi è un impegno imponente, con il costo dello stadio che sarà di 300 milioni, e rispetta quelli che sono i costi standard a livello europeo per capienze di circa 50-60mila spettatori. Con la Roma abbiamo già avuto dei contatti, ma vista la dimensione dell’investimento sara’ una operazione divisa tra privati e banche”.
La Roma ricorrerà a privati e banche per trovare i soldi per il nuovo impianto, presentato poco tempo fa in Campidoglio. Mentre intanto ci sono altre società pronte a muoversi: “Il tasso di interesse per la Roma non lo faremo noi, non sarà, per intenderci, sul listino standard. Ci sarà probabilmente un pool di banche che lo definirà collegialmente. Oltre all’Udinese e alla Roma in Serie A c’è anche la Sampdoria interessata e stiamo partendo con altri progetti importanti come il centro di allenamento della Juventus nell’area Continassa di Torino, il centro sportivo di Bottagisio del Chievo che è in fase di ampliamento e anche quello del Bologna a Granarolo che dovrebbe partire a breve. E’ il momento in cui si deve dare una spinta forte, noi siamo pronti, abbiamo il know-how e un’esperienza di 50 anni”.
Roma, 4 aprile