Sono passati quasi trent’anni dall’uscita nelle sale cinematografiche di Top Gun: protagonista della pellicola un giovanissimo Tom Cruise nel ruolo che lo lanciò nell’olimpo delle star di Hollywood, quello del pilota della Marina degli Stati Uniti Pete “Maverick” Mitchell. Il film di Tony Scott riscosse un incredibile successo e venne addirittura candidato a quattro premi Oscar (ne vinse solo uno, quello per la miglior canzone).
La sceneggiatura per il sequel venne scritta subito dopo la fine delle riprese ma il progetto non ebbe certo fortuna. I motivi furono fondamentalmente due: la tecnologia militare si stava in quei mesi rinnovando e il Dipartimento della Difesa non voleva mostrare al mondo i propri mezzi da combattimento. Inoltre, lo stesso Cruise non era affatto convinto del bisogno di un seguito. Dopo qualche anno, quando fu finalmente persuaso dalla produzione ad accettare il ruolo, l’attore americano era ormai una superstar e chiese un compenso tale da essere considerato insostenibile.
Pare che le avversità nei confronti di Top Gun 2 siano concluse. Jerry Bruckheimer, noto magnate della produzione statunitense, non ha solo annunciato che il sequel vedrà infine la luce. La notizia del giorno è che proprio Tom Cruise, nonostante i cinquant’anni di età, riprenderà in mano il ruolo di Maverick: sarà lui il protagonista assoluto del film che racconterà i problemi dei piloti nel gestire le nuove tecnologie militari come i droni. Tom Cruise non è certo nuovo alle pellicole ad alto tasso di azione: negli anni ha più volte dichiarato di fare pochissimo uso di stuntmen durante le riprese dei suoi film, compresi quelli della saga di Mission Impossible (di cui ora è in cantiere l’episodio numero 5).
L’inizio dei lavori per Top Gun 2 slitterà fino al ritrovamento del degno sostituto dei Tony Scott, regista del primo capitolo morto suicida il 19 Agosto 2012. Il film potrebbe arrivare nelle sale proprio nel 2016, ovvero il trentennale dell’uscita della pellicola: sicuramente una mossa di marketing azzeccata, considerando quanto la pellicola sia un rischio per tutti. Bruckheimer in primis è reduce da una serie di flop sia di botteghino che di critica: la sua ultima fatica, “Lone Ranger”, ha incassato in patria solo 89 milioni di dollari (ne era costati ben 250) e appena uscito nelle sale è stato univocamente stroncato tanto da vincere un Razzie Award, l’Oscar della bruttura. Se sarà proprio un sequel così agognato come Top Gun 2 a farlo tornare sulla via del successo è tutto da vedere. Intanto non ci resta che attendere ulteriori sviluppi sul progetto firmato Paramount.
Roma, 3 Aprile
Il sequel dei Goonies: ad Hollywood va di moda il riciclaggio - NewsGO | NewsGO
6 Aprile 2014 @ 17:45
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