Per quei comuni che entro il 23 maggio non avranno deliberato le aliquote, la scadenza per il pagamento della prima rata della Tasi è prorogata da giugno a settembre, questa la decisione presa dal Governo ieri in tarda serata. Anche Roma, non avendo ancora fatto passare la determinazione della nuova imposta sugli immobili in assemblea, rientra tra quei comuni “ritardatari” che posticiperanno il primo pagamento della Tasi a settembre. Il dibattito delle commissioni impegnate in questo provvedimento prenderà definitivamente il via solo dopo le europee, nel frattempo ieri è stata avviata una prima discussione tra le commissioni Bilancio e Mobilità sulla decisione riguardante le strisce blu, una delle 17 delibere propedeutiche al bilancio.
In riferimento alla richiesta avanzata dal decreto legge dello scorso 31 agosto sulla «razionalizzazione delle pubbliche amministrazioni», la giunta comunale di Roma ha approvato una serie di tagli che, in alcuni casi, superano le previsioni proposte dalla legge. La spesa di “editoria e rilegatura” passa da 78,8 a 3,8 milioni, la riduzione su mostre (da da 3,1 milioni a 333 mila euro), convegni (da 1,4 milioni a 38 mila) e consulenze (da 1,6 milioni a 294 mila) arriva fino all’80%, con una forte riduzione anche sulle spese di rappresentanza che va da un milione a soli 200 mila euro e sul budget a disposizione della pubblicità ridotto a 3.428 euro. Per le missioni si prevede invece un importo pari a 222 mila euro rispetto al milione degli scorsi anni.
Roma, 20 maggio