Si avvicinano le elezioni amministrative del 25 maggio e la lotta entra nel vivo, la redazione di Newsgo, ha incontrato il candidato sindaco per Fonte Nuova, il sindaco in carica Graziano Di Buò. Sarà appoggiato dal Nuovo Centro Destra, Fratelli D’Italia e la sua lista civica, Vita Nuova, che lo accompagna ormai da anni.
Ecco l’intervista.
• Sessanta opere in 5 anni, partiamo da questo punto. In questi cinque anni di amministrazione quali difficoltà ha avuto per realizzare questi progetti e la soddisfazione maggiore che ha ricevuto?
La difficoltà nel portare avanti questi progetti è stata elevatissima perché le norme si accavallavano, nonostante la buona volontà hanno avuto molte difficoltà a seguire queste procedure. Ma poi con determinazione, volontà e spirito di abnegazione, devo dire che nella prima parte sono stato aiutato anche dai componenti della giunta, poi quando ho visto che non ce la facevano più ho preso in mano la situazione io, e siamo riusciti a portare a compimento 60 opere in 60 mesi. Chiaramente non sono tutte opere importanti, ma ne abbiamo messe insieme 60 per un totale di 30.000.000 di euro equamente distribuiti tra Tor Lupara e S. Lucia. 15.000.0000 di euro in ciascuna frazione.
Su queste si stagliano in particolare il PLUS, il piano di sviluppo locale, a Tor Lupara per un problema di logistica e di cantierabilità immediata dell’opera, e i marciapiedi a S.Lucia, che più che i marciapiedi rappresentano la riqualificazione ambientale di tutta la via palombarese. Quindi se ognuno di noi riuscisse a vedere già qual è il progetto finale, che è già è cantierabile, mancano solo le ultime autorizzazioni antisismiche, il progetto già approvato e quella parte di territorio cambierà letteralmente. Occorre solo uno sforzo e pensare che tra 8 mesi la parte iniziale di questa riorganizzazione ambientale – con il bilancio 2014 / 2015 – arriverà a via delle Molette dove a breve partirà quella rotatoria , doppia rotatoria che è assolutamente indispensabile, perché attualmente luogo di incidenti, alcuni dei quali mortali.
La riqualificazione ambientale consiste nella raccolta delle acque chiare che vengono condotte in corrispondenza del fosso, l’abbassamento del livello stradale e del manto drenante, e i marciapiedi, secondo il canone europeo, 1m e 50 lato destro e lato sinistro con l’illuminazione da un solo lato. Quindi il volto di S. Lucia, di Fonte Nuova, cambierà radicalmente come già è cambiata per effetto delle scuole, della palestra, dell’asilo nido, del mercato, del parco, seppur con qualche difficoltà ancora, consegnato nella sua disponibilità alla città e con le risorse che vi verranno investite migliorerà anche nei confronti delle persone cosiddette svantaggiate.
• Ha scelto di ricandidarsi per continuare il cammino intrapreso in questi cinque anni, ma inizialmente una parte della sua vecchia maggioranza, Forza Italia, ha deciso di puntare su un altro candidato, lei cosa ne pensa di questa scelta?
Io, cinque anni fa, fui catapultato all’interno del Pdl, e abbiamo avuto sostanzialmente in consiglio un monocolore di consiglieri del pdl, 11, e solo due della lista che portava il mio nome (Vita Nuova). All’inizio abbiamo lavorato bene per i primi due anni e poi qualcosa è cambiato. Mi sono trovato ad un bivio: a scegliere o le dimissioni o ad azzerare la giunta. Per orgoglio e per portare avanti tutto quello che avevamo messo in cantiere e per evitare di essere mandato a casa. È scattata una forma di attaccamento personale e quindi la voglia di proseguire mangiandomi anche un po’ di bile del mio fegato e sono andato avanti. E sulle indicazioni dell’ex Pdl, frantumato oggi in vari partiti, io optai per la permanenza in Forza Italia, con i dirigenti di partito a livello nazionale si è stabilito che i sindaci uscenti che non erano inquisiti, che sostanzialmente si erano comportati adeguatamente erano di fatto ricandidabili. E quindi io ho continuato a lavorare in quella direzione cominciando la mia campagna elettore. Sicuramente al vertice qualcosa non ha funzionato, e i nomi fatti dal presidente non hanno avuto un atteggiamento non in linea con le indicazioni ufficiali del partito. Il coordinatore non riusciva a dare luogo all’input venuto dall’alto e infatti dopo avermi convocato per dirmi che sarei stato io il candidato, sono stato poi informato di una differente scelta. Non nascondo il mio dispiacere, e alla mia età, ho 63 anni, potevo dire di finire qui la partita. Invece ho sentito molte persone che mi hanno spinto a proseguire. In una settimana abbiamo preparato tre liste che appoggiano la mia candidatura in poco tempo, con l’appoggio del Nuovo Centro Destra e con gli amici di Fratelli D’Italia. Il centro destra è con me, e non con il candidato di Forza Italia, che a livello locale si è alleato con l’estrema destra.
• La crisi economica ha colpito soprattutto i Comuni Italiani, che adesso stentano a trovare i fondi per realizzare le proprie opere e quindi sono costretti ad aumentare le tasse, come la Tares. Cosa prevede il suo programma al riguardo?
Sono un po’ un localista, sono di origine marchigiana e figlio di contadini, per me questo è un valore che mi porto dietro, e quindi dobbiamo fare in modo di favorire le realtà locali, nel rispetto della legge 163 sugli appalti, anche in maniera nazionalistica, in modo che queste realtà si mettano in gioco e siano in grado di dare le risposte adeguate al territorio. Per quanto riguarda la Tares mi impegno a mantenerla a livelli sostenibili, sempre dando un occhio al bilancio. Per quanto riguarda i rifiuti non faremo isole ecologiche qui a Fonte Nuova, faremo isole ecologiche intelligenti con partnership con comuni vicini, soprattutto per non intaccare ancora di più questo territorio, come già accaduto a Santa Lucia che ha avuto la questione trentennale della discarica. E non potremo incidere con situazioni che potrebbero danneggiare il nostro territorio, soprattutto che nell’immaginario collettivo tende a nuocere, come l’isola ecologica. Attueremo la separazione secco-umido per posizionare i compattatori e arriveremo entro settembre/ottobre ad una differenziata che va al 50% e dopo una procedura di sensibilizzazione e di informazione potremo superare questa soglia.
• Come pensa di trovare i fondi per finanziare le opere future?
Sono un esperto nelle intercettazioni di fondi europei. Forse tendo troppo a semplificare questi concetti. Posso dire che con i miei viaggi a Bruxelles e l’esperienza maturata grazie anche al progetto Plus, posso dire con certezza che nel lotto degli altri candidati non hanno la mia stessa esperienza per intercettare i fondi europei. Attiveremo un ufficio che si occupi di questa ricerca di fondi messi a disposizione dall’Ue. L’impegno è che porteremo i fondi necessari per realizzare il parco acquatico, la messa in sicurezza e l’illuminazione di via Santa Lucia. Proseguiremo il percorso avviato negli anni precedenti senza nessun momento di arresto. In quanto, credo che un cambio di guida porterà inevitabilmente ad un periodo di stasi. Questa è la mia opinione.
• Parliamo adesso di un argomento poco trattato come lo è la cultura. Cosa dice lei al riguardo?
Mi dispiace che nell’incontro di sabato (avvenuto il 10 maggio, vedi articolo) questa domanda non è stata inserita. La cultura è un elemento che dobbiamo assolutamente portare all’interno di questa città. E in questi anni ho cercato di portare elementi culturali e sportivi di assoluto richiamo. Come l’anniversario dei 150 anni dell’unità di Italia, abbiamo realizzato un evento di assoluto riguardo. Come l’accoglienza del Giro d’Italia, anche se qualche giornalista ha cercato di sminuire questo evento mettendo in risalto non l’evento in sé ma la pubblicità che ne avevo tratto personalmente. Abbiamo fatto concerti di musica classica, con il maestro Aleksander Ghashi, che ha suonato con grandi tenori e soprano a livello internazionale. Ho cercato di dare un senso diverso attraverso un percorso di appartenenza, di condivisione e che deve essere rivitalizzata e messa a disposizione anche verso persone svantaggiate. E anche questo è stato fatto, come il pulmino, senza costi per il comune, che accompagna le fasce più deboli di questa nostra comunità, anche se dovremmo fare di più verso queste persone.
• Le nuove tecnologie, posta certificata, serivizi wi-fi. Il suo programma cosa prevede?
Il nostro programma prevede grazie al progetto Plus, alcune situazioni già avviate nei precedenti anni, che insieme alla cultura sono i miei fiori all’occhiello e quindi nella piattaforma multimediale all’interno del comune inseriremo tutti questi elementi. Creeremo dei servizi di customer relationship management, il sito internet sullo stato dei lavori, le pagine sui social network come facebook per informare i nostri cittadini, la semplicità nei protocolli. Cercando di concludere nell’arco del decennio le opere avviate e naturalmente il nostro obiettivo è di non far arrestare il processo di sviluppo, è cercare di far emergere quel seme di civiltà, di cultura, di sensibilità anche rispetto alle fasce più deboli, per tracciare il canovaccio per chi verrà dopo di me di proseguire su questa linea, perché questa città merita di diventare un punto di riferimento per chi vuole arrivare a Roma. Abbiamo dei bellissimi parchi, un buon livello culinario, cercando di far crescere questa attività recettiva con lo sviluppo del piano turistico, con la nascita di nuovi impianti alberghieri e abbiamo realizzato un centro benessere, dove tutta Roma può approfittare di questo. Nuova economia che si muove che fa crescere il benessere di questa comunità.
• Se venisse rieletto quale sarebbe la prima proposta che porterebbe in consiglio comunale?
Io non sono abituato a correre per arrivare secondo, quindi non è in discussione la mia rielezione. Stringerò la mano a chi è stato sconfitto. La prima cosa che farò è riprendere il discorso su Santa Lucia, per accorciare il dislivello che quella zona ha con Tor Lupara. Quella parte di territorio merita maggiore impegno per portarla ad un livello sociale che le spetta. Stando sempre attenti a non sbagliare, altrimenti la Comunità Europea ci toglie tutto.
Il caporedattore Alessio Dente è intervenuto nell’intervista al candidato Di Buò, con delle domande:
• Ad ascoltarla si rimane affascinato in quanto si sente la passione che trasmette, il tanto impegno profuso, ma perché, soprattutto nel convegno che c’è stato sabato 10 maggio, c’era tanta mancanza di fiducia nei suoi confronti?
Non è mancanza di fiducia, è la voglia di qualcuno di uscire dal seminato. C’è un tessuto, un sottobosco sociale, che è di forte devianza e tenerlo a bada non è stato facile. È la gestione della vecchia politica, all’interno della quale sono stato coinvolto, sono stato sotto processo e sono uscito assolto, che permane ancora. Questo ha fatto sì che c’è stato un rallentamento negli obiettivi che ci siamo proposti di fare e nonostante questo siamo riusciti a realizzare 60 opere in 60 mesi. Devo dire che Fonte Nuova mi ha dato tanto. Mi ha eletto sindaco per ben due volte e sarò sempre grato a questa comunità.
• Tra le due candidature qual è stata quella più significativa per lei?
La prima è quella che non si scorda mai, come il primo amore, ma in quella circostanza non siamo riusciti a fare nulla, in quanto è durata solo dieci mesi. Nell’altra abbiamo fatto delle cose, ma altre non me l’hanno fatte fare, come la City led, per risparmiare sulla luce. Da soli non si riesce a controllare tutto, ma fino a quando siamo stati coesi abbiamo lavorato bene, dopo quando sono arrivati queste cose malsane non siamo riusciti a lavorare nello stesso modo. Io sono sereno e accetterò con umiltà la decisione della gente. Questa è la mia sfida di oggi. Far scegliere di votare una persona umile, che gli puoi parlare faccia a faccia, e lo puoi anche insultare, ma una persona che ha realizzato delle cose concrete, cercando di comunicare trasferendo informazioni. Questa è la mia sfida. E a me piacciono le cose impossibili e sono pronto ad affrontarla.
Un grazie alla disponibilità di Graziano Di Buò per essersi sottoposto alle nostre domande.
Roma, 15 maggio