Impianti fuori uso a Villa Borghese. Da due mesi l’impianto dell’aria condizionata in una delle più rinomate gallerie di opere d’arte che tutto il mondo ci invidia, non funziona più in modo corretto. Si passa da sale caldissime a sale gelide, con sbalzi di temperatura dannosi per opere e visitatori.
L’impianto, installato nel 1997, dopo 16 anni, una notevole attività e probabilmente una manutenzione saltuaria, si è completamente usurato. Ma come si fa con le opere per il mantenimento delle quali la temperatura costante è fondamentale? «Apriamo le finestre proprio per preservare le opere.» spiega la direttrice Anna Coliva «D’altra parte era così che si faceva fino al 1997. E poi c’è da dire che due anni fa venne rifatto uno dei motori. Non si proseguì per problemi economici. Da due mesi a questa parte l’impianto non funziona più correttamente, non si riescono a regolare aria calda e aria fredda: a volte fa caldissimo a volte freddissimo. Per questo i custodi aprono le finestre: che è poi il male minore, rispetto agli sbalzi di temperatura, anche perché per fortuna in questa stagione il microclima del parco è ottimale».
La richiesta di sostituire un impianto che continua a fare i capricci, fatta alcuni anni fa, è andata persa nei meandri della burocrazia. Continua Anna Coliva: «Abbiamo informato l’ufficio tecnico della Soprintendenza al Polo museale romano che finalmente è riuscito, dopo i sopralluoghi degli esperti, a individuare il problema. E nelle prossime settimane interverrà per riequilibrare la climatizzazione. In attesa, in un futuro, di poter rifare del tutto l’impianto».ù
Roma, 11 maggio
